Lambrate, giardino occupato dai rom. E minacce a chi denuncia il degrado

L’area verde di via Clericetti tra utilizzo improprio e sporcizia

Una delle foto scattate dai residenti che dimostrano l’occupazione dei giardini di via Clericetti

Una delle foto scattate dai residenti che dimostrano l’occupazione dei giardini di via Clericetti

Milano, 27 agosto 2017 - Un giardino pubblico occupato da una famiglia di rom. Padre, madre e figli piccoli che alloggiano in un paio di camper parcheggiati sulla strada ma utilizzano l’area verde come se fosse casa loro: usano la fontanella pubblica come fosse il loro bagno privato, bivaccano sulle panchine per tutto il giorno, disturbano i residenti che si azzardano a utilizzare il parchetto e minacciano chi prova a documentare il degrado nell’area.

Siamo nei giardini Hawaii tra via Clericetti, via Pascal e via Valvassori Peroni, quartiere Lambrate. Un parchetto dotato di giochi per i bambini e di un’area cani, molto frequentato dagli abitanti del quartiere. Ma con sempre più difficoltà nelle ultime settimane a causa della presenza degli indesiderati occupanti. La situazione di degrado è stata segnalata al vicino commissariato di Polizia da un paio di residenti della zona già a fine luglio, ma poco o nulla è cambiato. I frequentatori del giardino parlano di pannolini sporchi dei bambini e assorbenti femminili abbandonati sul prato e del capofamiglia che defeca in pieno giorno vicino alle panchine dell’area verde. Una signora che abita in zona ha provato anche a documentare con qualche foto il degrado nell’area verde, ma gli scatti realizzati con un cellulare in cui si nota l’«occupazione» dei giardini gli sono costate pesanti minacce da parte dei senzatetto. «Ti abbiamo fotografato anche noi e se adesso passano i vigili o i poliziotti sappiamo chi sei e ti veniamo a cercare», avrebbero detto uno degli occupanti del giardino alla residente. Minacce che hanno sconsigliato la donna a procedere con una denuncia circostanziata nei confronti della persona che l’ha minacciata.

La paura di ritrovarsi sotto casa qualcuno degli occupanti dei giardini ha prevalso. «Visto che non desidero trovarmi una sera sotto casa un bruto di cento chili che mi mette le mani addosso, ho rinunciato all’idea». Un timore che provoca la stessa reazione anche in altri cittadini, che spesso rinunciano a denunciare situazioni simili anche in altre zone della città. L’allarme lanciato dagli abitanti di Lambrate, intanto, è finito sulla scrivania del capogruppo di Forza Italia Gianluca Comazzi, che commenta: «Il buonismo della sinistra ha ridotto Milano ad essere una città insicura e degradata. I parchi e i giardini sono oggetto di bivacchi permanenti senza che il Comune intervenga. Chiediamo al sindaco ordinanze contro gli accampamenti nei parchi e tolleranza zero verso chi con arroganza impedisce alle famiglie di utilizzare i giardini di Milano».

 

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