Migranti, Campo Base Expo operativo da settembre. Sala: "Maroni se ne faccia una ragione"

Una decisione comunicata dopo l'incontro tra il sindaco di Milano e i prefetti Marangoni e Morcone. L'assessore Bordonali: "Ci opporremo con ogni mezzo"

Campo Base Expo, polemica sull'accoglienza dei migranti

Campo Base Expo, polemica sull'accoglienza dei migranti

Milano, 26 luglio 2016 - Emergenza profughi. Questa mattina, è arrivato il via libera per l’utilizzo dell’ex Campo Base di Expo. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha fatto sapere che dovrebbe essere operativo dall'1 settembre prossimo. La decisione è stata comunicata al termine dell'incontro con il prefetto di Milano Alessandro Marangoni e il prefetto Mario Morcone, capo dipartimento per l'immigrazione del Viminale.

SALA: "TUTTO PRONTO PER SETTEMBRE" - Sala ha spiegato: "Ho chiesto alla prefettura che prenda in carico il campo base dal primo agosto. E' stata una richiesta precisa al prefetto. E la mia richiesta precisa ad Expo è stata che si occupi della sicurezza e di un minimo di manutenzione ad agosto, così da poter arrivare al primo settembre, quando la struttura dovrà essere funzionante". "Stiamo trovando anche altre soluzioni per decongestionare le strutture che sono in una situazione difficile", ha aggiunto, spiegando che la prima quota di profughi che sarà ospitata al campo base sarà di 150 persone. Una scelta al centro di polemiche fin dallo scorso marzo, quando il Ministero dell’Interno aveva fatto dietrofront dopo un iniziale nulla osta, e che fa storcere il naso al centrodestra ma anche a svariati gruppi di cittadini. 

SALA: "PROGRAMMI AVVIAMENTO AL LAVORO" - Nel corso della riunione, c'è stato anche un confronto sulla possibilità di far lavorare i migranti che vengono accolti in città. Lo ha spiegato il sindaco al termine dell'incontro. "Un tema è quello di cercare di fare sì che possano lavorare, quindi con il prefetto Morcone abbiamo verificato che esistono finanziamenti del ministero degli Interni per programmi di avviamento al lavoro - ha spiegato -. Con l'assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino stiamo studiando la possibilità di identificare lavori socialmente utili, tendenzialmente sul degrado e la cura dei parchi". La città di Milano attualmente ospita 3150 migranti, "che rapportati al numero di quelli presenti in Regione Lombardia fa il 14 per cento, e Milano ha il 13 per cento della popolazione lombarda", ha spiegato. Per cercare di alleggerire le strutture che sono già sature il sindaco sta portando avanti anche l'opzione dell'ospitalità nelle caserme dismesse della città. "Ci stiamo lavorando, considero indispensabile anche lavorare su questo tema - ha concluso -. Andrò in ufficio adesso e chiamerò il ministro della Difesa, Roberta Pinotti".

SALA: "COMUNI NON SI FANNO AVANTI" - Il sindaco ha sottolineato che sul fronte dell'ospitalità dei Comuni lombardi "volontaristicamente non sta succedendo un granché i Comuni non si fanno avanti e non indicano spazi adeguati".  "Penso che di risorse un pò ce ne siano - ha aggiunto -. Il prefetto oggi ha risorse per rimborsare i comuni che accettano e gestiscono migranti". Per quanto riguarda la disponibilità dei 18 Comuni della Città metropolitana che il sindaco ha incontrato la scorsa settimana «quelli certamente ci sono ma un pò di tempo ci vuole. Quelli sono sempre Comuni che rientrano nella provincia di Milano, e Milano e la sua provincia sono carichi in questo momento", ha concluso.

SCONTRO MARONI-SALA - Poi, l'acceso confronto politico a distanza con il presidente della Regione, Roberto Maroni, che, poco prima, dai microfoni di Radio 24 aveva ribadito la propria netta contrarietà: "Resteranno lì due o tre anni, non due o tre mesi. Questo sito, invece, vogliamo che diventi il simbolo della ricerca biomedica - aveva spiegato il governatore lombardo -, un posto capace di attrarre investitori internazionali, un luogo che faccia di Milano una capitale del mondo". Secca la risposta di Sala: "Se ne faccia una ragione perché noi ce li metteremo. Oppure deve avere la capacità di fare sì che si riequilibri questa differenza fra Milano e le altre città. Ho qualche dubbio, però, che sia in condizione di portarci via dei migranti e distribuirli, come sarebbe corretto, sulle altre città della Lombardia".

BORDONALI: "CI OPPORREMO" - Dopo l'annuncio di Sala, ecco la replica dell’assessore alla Sicurezza e Immigrazione, Simona Bordonali: "I sindaci di Milano e di Rho, d’accordo con il prefetto e il capo dipartimento Morcone hanno deciso di mandare 150 immigrati nell’ex campo base di Expo? Si preparino, perché mobiliteremo i cittadini e ci opporremo con ogni mezzo". E poi contro il governo: "Sala, forse, non ha ancora capito che a mandare i clandestini a Milano è il suo segretario di partito Matteo Renzi e che la Regione non c’entra nulla con la redistribuzione degli immigrati. Fosse per noi tutti i clandestini, che rappresentano il 60 per cento del totale, sarebbero già rimpatriati".

Il PREFETTO MARANGONI - Nel pomeriggio è intervenuto Alessandro Marangoni. Il prefetto di Milano, "si è preso l’onere di valutare l’utilizzabilità del Campo Base da tempo e non da oggi: stiamo completando e verificando la fattibilità di gestione amministrativa", ha spiegato rigurado le tempistiche per utilizzare il campo base Expo. "Deve essere fatto tutto secondo regola, nel momento in cui riteniamo che tutto sarà concluso penso che potremmo andare ai primi di settembre - ha aggiunto il prefetto -. Quello potrebbe essere il periodo in cui potremmo usare il campo base. Quella è la data che auspichiamo". Il gestore del terzo settore "è stato individuato attraverso una evidenza pubblica di interesse. Adesso bisogna vedere la rispondenza e il progetto che viene fatto - ha aggiunto - tenendo presente che c’e una valutazione anche di precedenti disponibilità di enti gestori, già vincitori di appalti fatti dalla prefettura di Milano nel primo semestre di quest’anno". Per quanto riguarda la possibilità di ridistribuire i migranti negli altri Comuni della Città metropolitana "questo è un lavoro molto importante che sta facendo il sindaco Sala e che non coinvolge, permettetemi una battuta, il banco del fresco, l’oggi e il domani". Marangoni ha concluso: "È un discorso di presa di coscienza della realtà e delle necessità in prospettiva. Mi auguro che questa prospettiva abbia tempi ragionevolmente brevi.

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