Premio Ambrosoli, 14 premiati: "Esempio di impegno per il bene collettivo"

I premiati sono stati scelti in tutta Italia fra persone e gruppi di persone. Ci sono anche due dipendenti di Ferrovie Nord Milano

Andrea Franzoso e Luigi Nocerino

Andrea Franzoso e Luigi Nocerino

Milano, 16 gennaio 2017 - Nella quinta edizione del Premio Giorgio Ambrosoli sono stati 14 i vincitori designati al riconoscimento dedicato a persone, o gruppi di persone, in particolare della pubblica amministrazione e delle imprese, che su tutto il territorio nazionale si sono contraddistinti per la difesa dello stato di diritto tramite la pratica dell'integrità, della responsabilità e della professionalità, pur in condizioni avverse. Si tratta del dirigente pubblico Giuseppe Antoci, del dirigente scolastico Vincenzo Ciotola, del volontario civile Adriana Musella e del dirigente scolastico Mariella Russo. Si aggiungono Pino Gusmaroli e Silvio Novembre, già collaboratori di Giorgio Ambrosoli, e sei menzioni speciali: l'imprenditore Slavatore Barbagallo, l'atleta Silvano Barco, il giornalista antimafia Paolo Borrometi, la scienziata Ilaria Capua, l'imprenditore agricolo Emanuele Feltri e i dipendenti del gruppo Ferrovie Nord Milano Andrea Franzoso e Luigi Nocerino. Un riconoscimento europeo è infine stato assegnato al giornalista scozzese Andrew Jennings.

"Questa iniziativa - ha detto dal palco del Piccolo Teatro Annalori Ambrosoli, moglie del liquidatore della Banca Privata fatto uccidere da Michele Sindona - vuole sottolineare con i premiati l'attualita del vissuto di Giorgio Ambrosoli. Le testimonianze di questa sera sono linfa vitale di positività di cui la nostra società ha bisogno e che ci aiutano a guardare al futuro più serenamente. Sono declinazioni concrete di un impegno autentico per un bene collettivo. Testimonianze che ci ricordano che quando si agisce con integrità e responsabilità, quando si opera secondo i canoni della professionalità non si è mai soli. Ecco perché ne abbiamo bisogno". "Per me è una vera boccata d'ossigeno perché siamo ormai abituati a leggere, non per colpa dei giornalisti, storie negative, invece qua abbiamo testimonianze di persone che vivono con integrità e responsabilità, che ci mostrano ciò che possiamo essere e che non abbiamo alibi" ha commentato Umberto Ambrosoli, figlio terzogenito di Giorgio e avvocato come il padre. Il premio è promosso dalla famiglia Ambrosoli e da Transparency International Italia, sostenuto da Confcommercio - Imprese per l'Italia con il Patrocinio del Comune di Milano, della Camera di Commercio di Milano, l'adesione di Fondazione Rete Imprese Italia e del Piccolo Teatro di Milano e d'Europa. 

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