L’incubo delle commissioni. Servono presidenti e prof d’inglese

Via agli esami, e si scoprono i timori dell’altra parte della barricata

Oltre 500 studenti si sono dati appuntamento sulla darsena per la tradizionale «Notte prima degli Esami»

Oltre 500 studenti si sono dati appuntamento sulla darsena per la tradizionale «Notte prima degli Esami»

Milano, 21 giugno 2017 - «Notte prima degli esami», intonavano abbracciati i maturandi, radunati sulla Darsena per «ammazzare l’ansia» e brindare al famigerato e temuto esame di Stato. Ignoravano forse che, dall’altra parte della barricata, non stavano dormendo sonni tranquilli neppure i professori e, soprattutto, il Provveditorato, chiamato a una corsa contro il tempo.

Se lunedì i presidenti che avevano rinunciato all’incarico erano 26, nella giornata di ieri sono saliti a 35. Fiumi di chiamate per trovare i sostituti prima del suono della campanella, alle 16 in punto, ne mancavano ancora cinque all’appello. Senza presidenti la maturità non può avere inizio? Faranno notte fonda per far rientrare l’emergenza, giurano dagli uffici: una soluzione si troverà anche quest’anno. Si deve trovare. Altra impresa: trovare i commissari, 111 hanno presentato una rinuncia last minute, sono stati tutti sostituiti fatta eccezione per una classe di concorso che sta dando non pochi grattacapi: A346, tradotto, Lingua e cività straniera - inglese. La classe che ha registrato quest’anno il maggior numero di rinunciatari. Trentacinque prof. sono stati «reclutati» nel tardo pomeriggio di ieri, ne mancano sette all’appello. In questo caso, però, si ha un giorno in più di respiro per trovare la soluzione: la prova che li vedrà protagonisti è la seconda, in calendario domani. Oggi si resta concentrati su italiano: «Dante, Pirandello, Verga. Basta che non esca Leopardi», incrociano le dita i maturandi. Ieri si sono radunati in centinaia sulla Darsena per trascorrere in compagnia la «Notte prima degli esami», organizzata come da tradizione da ScuolaZoo, la seguita community di studenti. Moltissime le maturande, più temerarie rispetto ai ragazzi, che hanno trovato il coraggio di uscire di casa staccando gli occhi dai libri per una manciata di ore.

C’era l’attore e cabarettista Andrea Pisani a cercare di tirare su l’umore e a farli ridere un po’ e verso le 21,30 è passato anche Dante a dar loro un’ultima benedizione prima del viaggio nei gironi della maturità. Ultimo rito scaramantico ai bordi del Naviglio: su barchette rigorosamente in carta biodegradabile è stato affidato l’ultimo auspicio, un numero, quello che sperano di vedere scritto sul tabellone, al traguardo. Sono salpati tanti 60, «Basta finire e lasciarsi tutto alle spalle», il commento ricorrente, ma non sono mancati anche degli ambiziosi 90. Fuochi d’artificio finali e alle 23 tutti a letto a dormire o, almeno, a provarci. Che la maturità abbia inizio.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro