FRANCESCA NERA
Cronaca

Ketty Passa, la fata turchina che col suo ritmo fa ballare Milano /VIDEO

Si muove sinuosa ostentando una sicurezza rara fra le rampe da skateboard di Parco Lambro. Qui è ambientato "Sogna", il singolo anticipa il suo prossimo album

Milano, 3 novembre 2016 - Si muove sinuosa ostentando una sicurezza rara fra le rampe da skateboard di Parco Lambro. Lunghi capelli turchini, riga di eyeliner perfetta e uno stile urban che a Milano ha fatto scuola. È Ketty Passa - all’anagrafe Concetta Passaretta - sul set del videoclip di «Sogna», il singolo che anticipa il suo prossimo album. Il tappeto sonoro electo-pop si sposa alla perfezione con il volteggiare degli skaters, le tag sui muri e l’intera coreografia. Qui la cantautrice milanese è nel suo habitat. Nel curriculum la conduzione di programmi musicali in radio e in tv, la partecipazione ai talent, i dj set nei locali milanesi e il suo ingresso nella rosa dei 60 finalisti di Sanremo Giovani.

Cantautrice, dj, speaker, presentatrice ora anche consulente musicale del programma di Rai 2 «Nemo-Nessuno escluso». Qual è la sua dimensione ideale? «Il palco. L’esibizione dal vivo è una delle ragioni per cui scrivo e trovo che, dal punto di vista espressivo, sia la mia dimensione migliore. Il piano della performance è quello a cui sono maggiorante legata sin da quando ero bambina. Fino ad oggi ho dovuto fare i conti col fatto di non poter fare solo la cantante così ho aderito a svariati progetti grazie alla trasversalità che mi caratterizza».

SUL SET Ketty Passa nel videoclip di «Sogna», girato a Parco Lambro
SUL SET Ketty Passa nel videoclip di «Sogna», girato a Parco Lambro

Come dj nelle serate più cool, le notti milanesi per lei non avranno segreti. Ce ne svela alcuni? «Attualmente sono impegnata con “Smashing Wednesday” del Rock’n’Roll e con “Urban Friday” al Goganga. La vita notturna dei dj set ogni volta è in grado di sorprendere. Puoi incontrare sempre persone che non ti aspetti: dalle star della tv al tuo idolo musicale. Un aneddoto? Una sera è arrivato il rapper Salmo, proprio mentre avevo selezionato una sua canzone e si è creata una situazione particolarissima: lui era senza dubbio contento ma al tempo stesso molto intimidito».

Milano è la città giusta per chi vuol fare musica? «Senza dubbio. Milano si è sviluppata molto in questo senso ed è l’unica città italiana in grado di interfacciarsi con l’estero».

Ed è una città «facile»? «Più che altro è una città che non ti aspetta. È frenetica e guarda sempre avanti, eppure quello che c’è da prendere è lì a un passo. Milano è sfuggente e misteriosa».

Il video di «Sogna» è girato a Parco Lambro. Come mai? «Nella zona di Lambrate ho vissuto la parte più bella della mia vita. Parco Lambro è per me la rappresentazione di un mondo che non ha età e non ha spazio. Lambrate è sempre nel mio cuore».

A ottobre Mtv New Gerneration lo ha incoronato brano della settimana. Sorpresa? «Non me lo aspettavo anche perché questa traccia è un po’ la mosca bianca di tutto il disco che suona più Usa tra l’assalto tribale rock-pop e il battito electro-hip hop. Il video è stato girato con un budget ridotto: sono felice che sia stato ben recepito nella sua semplicità».

Sta lavorando al disco. Di che si tratta? «Tutto l’album è pensato sul concetto di performance. Il mio più grande cruccio è quello di riuscire a fare del pop fatto bene anche in Italia. Per questo motivo scrivo e vivo la musica sempre in funzione del palco».

Lei è fra gli artisti che aderiscono al progetto solidale «Rezophonic»... «È un’avventura bellissima che consente di raccoglie fondi per portare acqua pulita in Kajiado (Africa) grazie alla musica. Un collettivo che nasce dalla collaborazione fra cantanti e di cui sono molto orgogliosa di far parte. Dal 2012, in Africa, esiste un pozzo a nome mio che offre da bere a cinque famiglie e tre mucche».

Brava e bella. Sa di essere un’icona di stile? «Diciamo di sì, almeno a Milano riconosco di avere un buon richiamo. Quattro anni fa, ad esempio, mi tinsi i capelli di blu, la mia parrucchiera mi ha fatto notare come ora siano davvero in tante a chiederle questo tipo di look».

francesca.nera@ilgiorno.net

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