Rifiuti, Milano a scuola da New York: "Raccolta differenziata, obiettivo 65%"

"L'impegno fortissimo dell'azienda e' quello di favorire l'economia circolare", ha detto Valerio Camerano, Ad di A2a

Diggins e l'assessore Granelli

Diggins e l'assessore Granelli

Milano, 13 settembre 2016 - "Obiettivo: 65% di raccolta differenziata a Milano". Lo ha detto Valerio Camerano, amministratore delegato di A2A  nel corso dell'incontro "Da rifiuti a risorse: Milano incontra New York". "La raccolta differenziata a Milano e' attualmente al 54%. Si tratta di una delle percentuali piu' alte fra le citta' in Europa - ha detto Camerano -. L'ambizione per il futuro e' arrivare al 65% di raccolta differenziata, attraverso il miglioramento dei servizi esistenti e l'introduzione di nuove raccolte per incrementare l'intercettazione dei rifiuti valorizzabili. Ogni sforzo della citta' dovra' essere diretto per questo obiettivo. L'impegno fortissimo dell'azienda e' quello di favorire l'economia circolare". Ha poi ricordato che "dal 2008 Amsa e' diventata parte di A2A, continuando a gestire l'attivita' di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Milano - ha spiegato - e' una citta' complessa per la gestione del ciclo di rifiuti: e' caratterizzata da un'elevata produzione di rifiuti dalla mancanza di spazi e dall'intenso traffico. E' ovviamente molto piu' piccola di New York ma pone problemi e tematiche molto simili. L'orientamento e' stato verso modelli sempre piu' spinti di raccolta domiciliare".

In particolare "sulla raccolta dell'organico abbiamo registrato una risposta civile molto alta da parte della citta'". "Spingiamo poi sul recupero delle frazioni riciclabili e il recupero energetico della frazione residua, sull'impiego di tecnologie innovative e la riduzione dell'emissioni di automezzi". La frazione residua non riciclabile e' destinata alla produzione di calore (per 20 mila famiglie a Milano) ed energia (per 130mila famiglie nel capoluogo lombardo). Camerano ha sottolineato con orgoglio che "solo lo 0,1% di tutto cio' che viene raccolto finisce in discarica, un obiettivo ben lontano per altre regioni"

"Siamo stati abituati a consumare beni e strumenti per poco tempo e poi abbandonarli come rifiuti. In collaborazione coi cittadini, associazioni e comunita' scientifiche, dobbiamo incidere su questo comportamento, facendo in modo che un bene rimanga bene per molto tempo e diventi il meno possibile un rifiuto" ha detto l'assessore all'Ambiente del comune di Milano, Marco Granelli. Per questo e' importante "agire anche nelle scuole e sui comportamenti dei cittadini di domani"."Con Amsa e A2A ambiente abbiamo fatto passi significativi in questi anni. Vogliamo continuare su questa strada, per aumentare la frazione dell'umido, lavorando sia con le famiglie che nei luoghi di commercio e produzione come i mercati all'aperto".

A tal proposito Mauro De Cillis, operation manager di Amsa ha ricordato che si intende prolungare "la raccolta sperimentale dell'organico nei mercati cittadini all'aperto", attiva da qualche mese. L'intenzione e' anche quella di arrivare alla "raccolta congiunta di carta e cartone" e "di sperimentare una riduzione della frequenza della raccolta indifferenziata, da due volte ad una alla settimana". Da un'analisi di Amsa emerge che un sacco di indifferenziato contiene in realta' il 13% di carta, il 9% di plastica e il 5% di organico. Infine Dennis Diggings del New York City Department of Sanitation, la macchina pubblica che ha in carico la gestione diretta di raccolta, spazzamento e servizio neve della citta' americana, ha concluso: "Il nostro sindaco De Blasio si e' posto l'obiettivo di zero rifiuti entro il 2030. Bisogna aumentare il tasso di riciclabilita' ma rendere semplice ai cittadini le indicazioni, altrimenti non le seguiranno" e' stato il suo consiglio pragmatico.

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