Coppia dell'acido, difesa Alex: "Sue dichiarazioni inutilizzabili". Richiesta respinta

"Chiediamo l'inutilizzabilità di tutto l'esame perché non gli è stato dato l'avviso che le dichiarazioni sarebbero potute essere state utilizzate contro di lui". Richiesta respinta. Il pm: "Boettcher si atteggia a dio con le donne con cui ha a che fare"

Alexander Boettcher

Alexander Boettcher

Milano, 7 marzo 2016 - La difesa di Alexander Boettcher, il broker imputato per una serie di aggressioni con l'acido, ha chiesto l'inutilizzabilità delle dichiarazioni rese in aula del giovane già condannato a 14 anni di carcere in un altro processo per avere sfigurato Pietro Barbini. I legali hanno inoltre chiesto nuove perizie e nuovi testimoni, ma i giudici hanno respinto tutte le richieste. Poi è iniziata la requisitoria del pm Marcello Musso che ha chiesto per il giovane 26 anni di condanna.

IL NO ALLE RICHIESTE - La difesa di Alexander Boettcher, imputato nel processo su una serie di aggressioni con l' acido, ha chiesto l'audizione di numerosi nuovi testi e alcune perizie nella parte finale del processo in cui il broker è accusato di lesioni gravissime. Il pm Marcello Musso stamane aveva chiesto la chiusura del dibattimento dicendosi "pronto" alla requisitoria, ma gli avvocati Michele Andreano e Giovanni Flora, hanno presentate numerose nuove richieste. Tra le altre cose, chiedono una nuova perizia medico - legale su una delle vittime, Stefano Savi, e una informatica sulle fotografie scattate a Savi in discoteca per valutare se siano "genuine". E ancora: chiedono di convocare di nuovo in aula Andrea Magnani, il presunto complice già condannato in abbreviato per le stesse imputazioni di Boettcher, che Andreano ha definito il "grande accusatore" del broker, e di sequestrare computer e cellulare dello stesso Magnani e del padre. In tutto, erano oltre una ventina le richieste istruttorie. "Chiediamo l'inutilizzabilità di tutto l'esame - ha spiegato l'avvocato Michele Andreano - perché non gli è stato dato l'avviso che le dichiarazioni sarebbero potute essere state utilizzate contro di lui". Il pm Marcello Musso ha risposto così: "Previa verifica del mancato avviso di nullità e se davvero è andata così, chiedo la nullità dell'interrogatorio e che si passi oltre. Sono comunque veramente sconcertato del fatto che certe dichiarazioni di Boettcher menzognere interessano così tanto alla difesa che preferisce silurarle". I giudici si sono ritirati in camera di consiglio fino alle 15 per decidere infine con un "no". "Alex - hanno chiarito i giudici dell'undicesima sezione penale - è pienamente consapevole delle conseguenze delle due affermazioni rese in aula e della loro portata probatoria".

Boettcher risponde assieme a Martina Levato, già condannata in abbreviato a 16 anni nel processo bis, delle aggressioni nei confronti di Stefano Savi, Giuliano Carparelli e Antonio Margarito. L'altro presunto complice Andrea Magnani è stato già condannato a nove anni e quattro mesi.

LA REQUISITORIA - "Si atteggia a dio con le donne con cui ha a che fare". Così nella sia requisitoria il pm di Milano, Marcello Musso, ha descritto il broker. "Questo processo - ha spiegato il pm - è un viaggio attraverso il dolore delle vittime che si sono trovate ad essere obiettivi segnati dal sadismo, dal narcisismo, dall'antisocialità e dalla pericolosità criminale della coppia Alexander Boettcher-Martina Levato". Il magistrato ha culminato la sua arringa chiedendo 26 anni di condanna per Boettcher. Nel corso del suo discorso ha descritto anche la "barbarie" mostrata in alcuni video trovati nel telefono dell'imputato, tra cui quelli in cui sgozza alcune galline, "marchia a fuoco" Martina e fa "bere la sua urina" alla ragazza. Secondo il rappresentante della pubblica accusa, il processo si è trasformato in una "straordinaria rappresentazione del Male che ha sfregiato le sue vittime con l'intento di far perdere la loro fisionomia. Dal processo - afferma - emerge la personalita' di Boettcher che non e' espressione della classe aristocratica tedesca ma e' un giovane rampollo di famiglia ricca, un perditempo e figlio di papa' che fa il mantenuto e si atteggia da Dio. Lui stesso dice di essere un dio e cosi' si atteggia con le donne con le quali ha a che fare". Per il magistrato, "l'opinione pubblica e' assillata da questo processo" perche' "la sua percezione e quella degli inquirenti" e' quella del "male". "Il male - dice Musso - quello del Vangelo, esiste e nella rappresentazione del Vangelo, Savi (Stefano Savi, una delle vittime, ndr) viene colpito dal male". Perciò il broker tedesco "merita una sanzione severa, non come pena esemplare, ma commisurata alla gravità dei fatti di cui si è reso responsabile". Una pena, ha preannunciato, "che richiama quella per i casi di omicidio, anche se nei fatti di omicidio non si ha la stessa rappresentazione del Male". Nella requisitoria ha poi definito la richiesta odierna della difesa "un siluro lanciato dalle stesse difese contro l'interrogatorio sostenuto dal loro stesso assistito. Gli avvocati sanno bene che Alex mente su tutto".

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