Crimea, Consiglio lombardo "riconosce il referendum di autodeterminazione"

Lo scopo è attivarsi presso il Governo per favorire la ripresa dei contatti con la Federazione russa. Penalizzato l'export lombardo

FATTI 2014_1702975_180751

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Milano, 5 luglio 2016 - 'Il riconoscimento del principio di autodeterminazione della Crimea e il ritiro delle sanzioni contro la Russia' è la mozione presentata dalla Lega Nord e approvata dal Consiglio regionale lombardo. Primo firmatario del provvedimento è stato il capogruppo Massimiliano Romeo. Favorevoli, oltre alla Lega Nord, Lista Maroni presidente, Forza Italia, Fratelli d'Italia e M5S, contrari Pd e Patto Civico, astenuta Lombardia popolare (Ncd). Il documento impegna la Giunta ad attivarsi presso il governo nazionale 'per la ripresa di un dialogo con la Federazione Russa, anche in un'ottica di rafforzamento della sicurezza internazionale e di lotta piu' efficace al terrorismo'; di attivarsi presso, anche, le istituzioni europee per procedere alla revisione dei rapporti tra Unione Europea e Federazione Russa, e prendere atto della volonta' espressa dal popolo della Crimea, tramite referendum; per la promozione della revoca delle sanzioni alla Russia e di accordi commerciali con la Crimea, nell'ambito delle prerogative della Regione Lombardia.

Nelle premesse della mozione si ricorda che il 16 marzo 2016, la Crimea, con il 96% dei voti validi ha scelto la secessione dall'Ucraina e l'annessione alla Russia ma l'Unione Europea e lo Stato italiano hanno rifiutato di riconoscere il principio di autodeterminazione dei popoli previsto sia dalla Costituzione italiana, sia dalle norme del diritto internazionale e in risposta ai risultati del referendum della Crimea, l'Unione Europea ha stabilito una serie di misure restrittive diplomatiche ed economiche nei confronti della Russia. Queste ultime, all'Italia, sono costate 3,6 miliardi di euro di export, di cui -1,18 miliardi di euro solo in Lombardia, che hanno colpito, soprattutto, il comparto manifatturiero.

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