Il ginecologo Antinori trasferito in carcere, Procura: accertamenti su 600 embrioni

Venerdì l'interrogatorio con il gip: il ginecologo dovrà difendersi dall'accusa di rapina e lesioni

Severino Antinori

Severino Antinori

Milano, 19 maggio 2016 - E' da questa mattina ricoverato nell'infermeria del carcere di Regina Coeli il professor Severino Antinori, il ginecologo al quale ieri sera il gip del tribunale di Milano ha notificato l'aggravamento della misura cautelare per violazione degli obblighi imposti dagli arresti domiciliari, e cioè per aver rilasciato dichiarazioni a vari organi di stampa dall'abitazione in cui era recluso.

Antinori, che alla notifica del provvedimento restrittivo aveva accusato un malore tanto da rendere necessario il suo ricovero per tutta la notte all'ospedale Santo Spirito per alcuni accertamenti medici, sarà sentito domani per rogatoria dal gip di Roma. Dovrà difendersi dall'accusa di rapina e lesioni, contestata a Milano, di aver prelevato con la violenza alcuni ovuli a un'infermiera spagnola di 24 anni. Una circostanza che gli avvocati di Antinori sono pronti a smontare, dimostrando, carte alla mano, che la ragazza era consapevole di aver firmato un programma, con tanto di colloquio con la psicologa, per il prelievo degli ovuli. "E' sereno e sta bene - ha spiegato il legale, l'avvocato Tommaso Pietricarlo - ed e' pronto a difendersi domani nell'interrogatorio di garanzia".

Oggi sono scattati gli accertamenti su 600 embrioni da parte della Procura di Milano. Gli embrioni sono stati sequestrati nell'ambito dell'inchiesta. Obiettivo del procuratore aggiunto Nunzia Gatto e del pm Maura Ripamonti, che auspicano una corretta catalogazione degli embrioni per effettuare queste verifiche, è stabilire anzitutto quali di essi derivino dalla fecondazione eterologa e quali dall'omologa.

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