Ancelotti: il Milan può rientrare in corsa

"L'Inter mi convince, solidità ed equilibrio sono gli aspetti più importanti per ottenere i successi finali. Poi c'è la qualità, la spettacolarità ma Mancini è bravo"

Carlo Ancelotti (Ansa)

Carlo Ancelotti (Ansa)

Milano, 23 novembre 2015  - Il Milan può ancora rientrare nella corsa scudetto. Nonostante la sconfitta con la Juventus che ha lasciato la squadra rossonera al settimo posto, per Carlo Ancelotti non è ancora tutto perduto. "Non ha ancora trovato una sua identità precisa e fa fatica a esprimere il potenziale che ha ma è solo una questione di tempo - dice ai microfoni di 'Radio Anch'io Sport' su RadioUno - La quota scudetto non sarà altissima e puo' ancora rientrare, a patto che trovi un'identità velocemente ed esprima il suo potenziale".

Al momento, però, le candidate al titolo sono altre, a partire dall'Inter, che per gennaio cerca Pirlo. "Credo sia un'idea che nasca perché Mancini ha messo in piedi una squadra molto compatta, molto fisica, a cui forse manca un po' di qualità. Ma l'Inter mi convince, solidità ed equilibrio sono gli aspetti più importanti per ottenere i successi finali. Poi c'è la qualità, la spettacolarità ma Mancini è bravo, ha capito in fretta che squadra presentare, ha fatto gli acquisti necessari per una squadra molto solida, con giocatori affidabili. E' un campionato bello, con tante squadre con qualita' e caratteristiche diverse che possono vincere. La Roma, dal punto di vista offensivo, mi convince molto. Sarri ha grandi meriti nel Napoli dove ha portato delle idee che hanno sorpreso tutti. La Fiorentina è una sorpresa, sta sfruttando il lavoro di Sousa che è in linea con quello di Montella e ha Kalinic che ha fatto bene dovunque è andato. L'Inter ha la solidità delle squadre vincenti".

E nemmeno la Juve è tagliata fuori. "E' vero che è difficile ripetersi ma i successi danno una motivazione superiore ai giocatori - spiega Ancelotti - La Juve sta pagando la perdita di giocatori importanti, tre cardini fondamentali della stagione scorsa, e per rimpiazzarli ha investito su giocatori giovani e deve avere un po' di pazienza".

Anche se, confessa, "la pazienza non esiste nel calcio, non esiste per gli allenatori e non esiste per i giovani". Eppure di giovani interessanti in Italia ce ne sono. "Prenderei Insigne e Bernardeschi ma anche Baselli sta facendo un'ottima stagione, anche Dybala". Ma il giocatore italiano più forte non è in serie A. "Verratti è il migliore di tutti", sentenzia il tecnico di Reggiolo.

Fonte Agi

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