Lodi, Provincia salvata in extremis: 4 milioni di euro dalla Regione

Dalla Giunta regionale arriva il sì al provvedimento che stanzia i fondi. Inizia la corsa per approvare il bilancio entro il 22 dicembre

Consiglio provinciale di Lodi

Consiglio provinciale di Lodi

Lodi, 1 dicembre 2016 - I soldi della Regione salvano la Provincia dal dissesto. In arrivo da Palazzo Lombardia quattro milioni di euro per ripianare i conti dell’ente (in passivo di 3,1 milioni) e approvare il bilancio entro la fine dell’anno. Il provvedimento è stato autorizzato dalla Giunta regionale. L’importante novità è stata resa nota, ieri, durante il Consiglio provinciale, dal presidente Mauro Soldati, che ha ricevuto la conferma dell’atto formale via sms in chiusura della seduta.

Il rischio default per la Provincia sembrava davvero a un passo. Soprattutto dopo l’esito del contenzioso con la Fabiani spa per la tangenziale di Codogno, che ha condannato l’ente provinciale al pagamento di 3,9 milioni di euro. A novembre la Provincia aveva reperito da un fondo nazionale circa 240mila euro e diverse migliaia di euro erano state risparmiate col dimezzamento delle spese sul personale (dipendenti ridotti a 115). In Regione hanno così, ieri sera, deciso di sbloccare, dopo numerose sollecitazioni, i fondi per salvare la Provincia di Lodi. Una boccata d’ossigeno per le casse provinciali sufficiente per allontanare l’ente dal dissesto e rimandare la questione all’anno prossimo. «Aspetto di leggere il provvedimento – spiega Soldati –. Appena avrò a disposizione i fondi, bisognerà sistemare il bilancio e convocare il Consiglio per l’approvazione in aula il 22 dicembre. Una volta salvato l’ente, potremo investire per la sistemazione di scuole e strade». Altre soluzioni non ci sono mai state. Vendere il patrimonio immobiliare è sempre stato difficile. Ci sono case cantoniere e terreni agricoli per un valore complessivo di 4 milioni di euro, ma che non riescono a essere appetibili sul mercato.

«In questi due anni ci abbiamo messo la faccia – dice Soldati –. Adesso potremo salvare l’ente». Non dovrebbe essere a rischio il Sistema bibliotecario, che vede la Provincia ente garante, e la gestione del servizio di assistenza ad personam nelle scuole superiori. Intanto, si è concluso il primo anno di attività dell’Assemblea del Lodigiano, l’organo che sta discutendo del futuro dell’ente con tavoli che affrontano le questioni lavoro, territorio, futuro amministrativo e servizi alla persona. Gli iscritti, tutti cittadini, sono stati 320, di cui solo un terzo ha partecipato in maniera costante. «Il vostro lavoro – ha spiegato il presidente Soldati, martedì sera, alla riunione dell’Assemblea – è fondamentale per affrontare questioni spinose come la gestione dei migranti e discutere in maniera preventiva del futuro amministrativo che ci vede sempre più con Milano».