Aggredì due persone per l’elemosina: Hussein verso l’espulsione dall’Italia

Sant’Angelo, ipotesi emersa durante il Comitato sicurezza della Prefettura

L’incontro tra  vice prefetto, forze dell’ordine e amministratori barasini (Cavalleri)

L’incontro tra vice prefetto, forze dell’ordine e amministratori barasini (Cavalleri)

Sant'Angelo Lodigiano, 31 agosto 2016 - Il sindaco di Sant’Angelo Lodigiano Maurizio Villa, dopo i recenti episodi di violenza, aveva auspicato la "mano pesante", un intervento concreto delle forze dell’ordine. E potrebbe essere accontentato. Prefettura e questura stanno valutando, infatti, l’adozione di un provvedimento di espulsione per Moustafa Hussein, egiziano di 30 anni, protagonista della doppia aggressione, il 19 agosto, in pieno centro a Sant’Angelo, prima ai danni di Andrea Grossi, pensionato di 67 anni colpevole di non avergli dato due euro di elemosina e poi, il giorno dopo, per aver accoltellato il 27enne Alessandro Biancardi, ricoverato all’ospedale Maggiore di Lodi con una lesione al polmone e dimesso solo giovedì. Il decreto di espulsione potrebbe essergli notificato direttamente in carcere, dove si trova dal 22 agosto in attesa del processo del 7 ottobre.

E' quanto è emerso ieri durante la seduta straordinaria del Comitato ordine e sicurezza richiesto agli uffici di corso Umberto I dal primo cittadino Villa. Al tavolo in Prefettura hanno partecipato il vice prefetto Mariano Savastano, la questora Loretta Bignardi, il comandante provinciale dei carabinieri Alessandro Magro e il colonnello Massimo Benassi della Guardia di finanza. Tra i rappresentanti politici, oltre a Villa, anche l’assessore alla Sicurezza del Comune di Sant’Angelo, Domenico Beccaria. "Sono contento di come è andato l’incontro e della decisione di valutare le esigenze di una realtà come Sant’Angelo – spiega il sindaco –. Già da una settimana ci sono più controlli della polizia e dei carabinieri. Anche i santangiolini sono contenti e pretendono una presenza sempre più costante". Nel corso del Comitato, il sindaco barasino ha evidenziato anche le molte situazioni di degrado urbano e ambientale come l’incivile conferimento dei rifiuti o la scarsa illuminazione di alcune aree o, ancora, il mancato funzionamento, da oltre tre anni, dell’impianto di videosorveglianza.

Nel frattempo molti cittadini sono preoccupati, tanto che qualcuno aveva auspicato la presenza dell’esercito in città. Ma per la Prefettura si tratterebbe solo di un problema di "percezione di insicurezza". L’analisi dei dati statistici sulla criminalità riferiti ai primi sette mesi dell’anno, confrontati con quelli dell’analogo periodo del 2015, dimostrano che il trend positivo, che caratterizza da oltre un anno l’andamento della criminalità in provincia, è confermato anche a Sant’Angelo: il numero dei delitti è diminuito del 14%; i furti in generale del 7%, i furti in abitazione del 46% (passando da 35 a 19); le rapine del 33%; le truffe e le frodi informatiche del 38%; i danneggiamenti del 12%. "A Sant’Angelo esiste un grande problema legato alla sicurezza – dice il sindaco –. Non credo sia solo percezione. Episodi di microcriminalità esistono e bisogna limitarli. Ringrazio le forze dell’ordine che attraverso il loro impegno mi hanno assicurato una presenza più costanti. Nell’ultimo fine settimana sono state più di dieci le pattuglie dei carabinieri che hanno effettuato un sopralluogo".