Legnano, un buco da 1,35 milioni di euro per gli affitti delle case popolari

Questo il debito accumulato dagli inquilini negli ultimi 5 anni e che ora è stato passato al setaccio da EuroPa service, la società incaricata di verificare la situazione e ristabilire la normalità

Case comunali

Case comunali

Legnano (Milano), 29 luglio 2016 - Un credito pregresso da 1,35 milioni di euro di affitti dovuti da accertare, riferito agli ultimi cinque anni: in pratica la cifra corrispondente a due anni di affitti per tutte le circa 400 case popolari di proprietà del Comune e passate da diverse gestioni (Aler Busto, Aler Milano e Castellanza servizi) in questo ultimo periodo. È questo il compito che ha dovuto affrontare EuroPa service, la società partecipata dai comuni della zona da qualche mese chiamata a gestire il patrimonio immobiliare della città del Carroccio.

Con in più la spada di Damocle dei cinque anni disponibili, ormai in scadenza, per far sì che il credito possa essere ancora esigibile. «è stato un lavoro complesso che ci ha seriamente impegnato - spiega Mirko di Matteo, direttore generale della società -. Ora abbiamo un quadro definitivo della situazione sul quale lavorare e questo ci conforta».

EuroPa ha inviato 390 lettere e convocato gli inquilini delle case legnanesi arrivando a questa situazione: il confronto ha portato alla rateizzazione di debiti degli inquilini per 350mila euro; gli importi non dovuti e di conseguenza stralciati perché pagati e non registrati corrispondono a 250mila euro; gli importi catalogati come casi sociali del comune sommano 140mila euro e 100mila euro quelli ritenuti inesigibili dalla stessa EuroPa per l’incapacità certificata di assolvere al debito; le verifiche in corso riguardano importi per 40mila euro. C’È ANCHE chi si è presentato dicendo «io non pago nulla!» (50mila euro) e, infine, la quota di chi, convocato, non si è neppure presentato (300mila euro).

«Ovvio che lavoreremo su questi ultimi - assicura Di Matteo che poi spiega il metodo utilizzato -. Abbiamo fatto un tour di tutte le case incontrando gli inquilini e cercando di spiegare la nostra linea. Siete cittadini di serie A, abbiamo detto loro, e proprio per questo oltre ai diritti avete anche i doveri, in primis quello di pagare per abitare le case comunali. Pensiamo che mettere le cose in chiaro sia il punto di partenza migliore per stabilire un rapporto franco.

A noi tocca poi il compito di reinvestire quanto recuperato inq eusta operazione proprio nei lavori necessari in questi contesti abitativi. E così faremo». Di Matteo si è recato agli incontri in prima persona accompagnato dal presidente di EuroPa e dal tecnico di riferimento. «Tutto questo è servito anche per rendersi conto della situazione generale dei contesti abitativi - conclude Di Matteo - e per fare capire il nostro approccio: vogliamo sia chiaro che noi abbiamo intenzione di cambiare le cose anche se la sfida è impegnativa».