Bareggio, investito gatto di quartiere: la rabbia dei residenti

Il gatto, che in tanti conoscono come Niko, è stato investito da un'auto: i residenti di via I Maggio adesso lo piangono

La protesta su Facebook (foto d’archivio)

La protesta su Facebook (foto d’archivio)

Bareggio (Milano), 17 novembre 2016 - Qualcuno lo chiamava Niko, qualcuno Jimbo e chissà quanti altri nomi aveva ancora, nell'immaginario dei bambini e degli adulti che passavano in via I Maggio, il gattino bianco e nero che si fermava a ricevere coccole da tutti e che non diceva mai di no a uno spuntino. Niko, useremo questo nome, è morto investito da un'auto proprio nella strada in cui passeggiava abitualmente (aveva il collarino ed era di proprietà, ma i residenti lo trattavano come un gatto di quartiere) e a rendere decisamente sgradevole una notizia già di per sé triste sono state senz'altro le circostanze della morte.

"Ringrazio la signora di cuore - scrive sarcastica una bareggese su Facebook - che in via Crispi ha investito e ucciso Niko, urlando a mia sorella "La prossima volta lo tieni in casa il gatto", senza fermarsi a soccorrerlo e credendo che il micio fosse proprio di mia sorella. Gli incidenti capitano, ma la cattiveria è una scelta. Niko ogni giorno cercava coccole dai passanti e li accompagnava del tragitto: la prova che non esiste niente di più puro del cuore di un animale". La denuncia della ragazza sul social ha scatenato l'indignazione dei bareggesi, che si sono sfogati con toni molto accesi nei confronti della donna al volante. Che, a quanto si è saputo, guidava a velocità sostenuta una piccola utilitaria di colore grigio. La legge in questo senso parla chiaro: le multe per chi investe e non presta soccorso a un animale ferito vanno dai 389 fino ai 1.559 euro.