Legnano, alunna autistica "esclusa": gita cancellata

La comunicazione ufficiale a ragazzi e famiglie potrebbe arrivare nella giornata di domani, lunedì 2 maggio, ma sembra ormai certo che quella gita in Austria non si farà

La scuola di via Parma

La scuola di via Parma

Legnano (Milano), 1 maggio 2016 -  Congelata prima, annullata poi. Non ci sono comunicazioni ufficiali, ma sembra ormai assodato che la gita delle classi di terza media dell’istituto comprensivo Carducci di Legnano sia finita definitivamente in soffitta. E’ questo l’epilogo di una vicenda che ha movimentato da metà mese in avanti, l’istituto di via Parma nel quale sono arrivati gli ispettori del Provveditorato e del Ministero con i riflettori dei media che si sono improvvisamente accesi su un viaggio che le classi terze dovevano fare in Austria, con tappa a Salisburgo, prima di arrivare nel campo di concentramento di Mauthausen. Una gita culturale, dal grande impatto emotivo, ma viziata da un «grave episodio di bullismo e discriminazione».

Queste sono state le parole usate dai genitori della ragazza autistica nei confronti dei compagni di classe della figlia, convinti fino in fondo che mandare l’intera classe in viaggio d’istruzione, come nulla fosse successo, sarebbe stato profondamente diseducativo. In qualche modo i genitori della bambina hanno chiesto e ottenuto l’annullamento di quello che sarebbe stato l’ultima gita dei compagni di classe nelle scuole media Carducci, prima dell’ingresso alle Superiori. Una storia legata ad alcuni messaggi comparsi nel gruppo di classe creato su WhatsApp dagli studenti. Messaggi particolarmente crudi e crudeli nei confronti della disabile, con alcuni compagni ai quali la presenza della bambina non era gradita. Messaggi fatti vedere al padre della ragazza che raccontavano in sostanza di alcune compagne non avrebbero voluto condividere la camera d’albergo con lei. Da lì in avanti un escalation di ispezioni e incontri, con il provveditore Marco Bussetti a chiedere spiegazioni alla scuola e con la gita congelata.

Tutto mentre la ragazzina autistica in questi giorni è stata tenuta a casa dalla famiglia, per far ritorno a scuola solo di recente. Quella entrante sarebbe dovuta essere l’ultima settimana utile per andare in Austria, gita per la quale le famiglie degli studenti hanno pagato da tempo 300 e rotti euro. Il nodo sarebbe stato da sciogliere durante questa settimana. Il silenzio fa capire oggi che nessuna gita si farà e che alla fine sulla vicenda hanno perso un po’ tutti. Il pullman per i ragazzi di terza media, anche per le classi non coinvolte dalla vicenda, resterà fermo. La comunicazione ufficiale arriverà prima ai ragazzi, forse già nella giornata di domani, poi ai genitori.