Lierna, libretti truccati all'ufficio postale per far sparire i soldi

Sono circa 200 le persone che sono state truffate negli ultimi anni. La direttrice delle Poste copriva i prelievi modificando la stampata di Stefano Cassinelli

Ufficio postale

Ufficio postale

Lierna, 2 luglio 2014 - Ogni giorno che passa la situazione appare più complessa e difficile e le cifre sparite dai conti dei liernesi lievitano a dismisura. Inizialmente si parlava di circa due milioni di euro fatti sparire dalla direttrice dell’ufficio postale ma la realtà è ben diversa. In cinque persone hanno denunciato la sottrazione di un milione e 200mila euro, 700mila dei quali versati da una donna di Lecco che ha la casa anche a Lierna e il numero dei truffati totale pare essere intorno ai 200.

Diversi i trucchi contabili adottati dalla direttrice, tra questi l’apertura di un nuovo libretto postale motivando la decisione per questioni legate ai depositi superiori ai 5mila euro che avrebbero comportato alcune tassazioni, così il nuovo libretto veniva lasciato nelle mani del cliente con un piccola cifra, mentre da quello vecchio venivano prelevate ingenti somme e al momento della stampa veniva messo un foglio sopra la pagina del libretto così da non far risultare l’operazione di sottrazione. Il cliente se ne tornava a casa con il suo libretto con il totale dei soldi che aveva in Posta ma in realtà quei fondi erano già stati fatti sparire. In alcuni verbali presi dalla Polizia postale la donna avrebbe fatto una serie di ammissioni e spiegato alcuni dei trucchi messi in atto ma per ora non vi sono certezze. La cosa sicura sono le attese incredibili a cui sono sottoposti i liernesi che vogliono avere informazioni. Allo sportello si viene ricevuti su appuntamento, ma si deve attendere anche tre o quattro ore il proprio turno e gli appuntamenti sono continuamente posticipati perchè il personale non riesce a stare al passo con le richieste dei cittadini truffati e preoccupati. Tra le varie lamentele degli utenti anche l’assoluta mancanza di privacy. Sono costretti a parlare della loro situazione finanziaria allo sportello con gli altri utenti in fila dietro che logicamente sentono tutto.

La scorsa settimana un anziano ha avuto un mancamento quando ha saputo che la cifra sul suo libretto postale in realtà non esisteva più. Una donna ha denunciato di aver fatto un versamento di 50mila euro e di essersi accorta solo ora che la ricevuta in realtà era una fotocopia di un preventivo. In tutto questo c’è un’assoluta incertezza sui rimborsi. Poste Italiane si sono limitate a comunicare che chi ha delle ricevute attestanti versamenti sarà risarcito, ma su una serie di documenti sono state apposte firme false, su altri non c’è nemmeno il timbro per cui difficilmente saranno riconosciute come valide. Nel frattempo una foto della direttrice Patrizia Greco con la scritta “wanted” è comparsa su diversi muri di Lierna dove in tanti vorrebbero poter incontrare nuovamente la donna in cui avevano riposto amicizia e fiducia.