Violente raffiche di vento, riaperta la stazione di Lecco ma ancora disagi sulla Milano-Tirano

“I pompieri e i tecnici di Rete ferroviaria italiana lavoreranno tutta la notte al fine di mettere in sicurezza le parti pericolanti della tettoia del deposito e i binari su quali vi è materiale ferroso. Pertanto i treni delle linee Lecco-Molteno-Monza e Lecco-Bergamo subiranno qualche ritardo anche nelle ore della mattinata” di Daniele De Salvo

La stazione di Lecco

La stazione di Lecco

Lecco, 22 ottobre 2014 – Nel tardo pomeriggio di oggi, mercoledì, la stazione ferroviaria di Lecco è stata riaperta al transito dopo un black out durato parecchie ore a causa delle forti raffiche di vento che hanno scoperchiato parte di un vecchio edificio all'altezza di via Salvatore Sassi che ospitava quello che era lo scalo merci e i cui detriti del tetto hanno tranciato di netto alcuni cavi di alimentazione del casello. Sono stati però riattivati solo tre dei sei binari esistenti e le conseguenze dell'incidente si sono protratte sino a sera. I disagi per i pendolari non sono inoltre ancora terminati. Sono previsti ritardi e forse anche qualche soppressione pure per domani, giovedì, per ultimare i lavori di rimozione dei calcinacci e la messa in sicurezza della massicciata. Lo ha annunciato il capo dell'ufficio di gabinetto della prefettura Stefano Simeone al termine di una riunione operativa tra il prefetto Antonia Bellomo, i vigili del fuoco, i funzionari di Rfi, della Polfer, dell'Asl e della Questura.

“I pompieri e i tecnici di Rete ferroviaria italiana lavoreranno tutta la notte al fine di mettere in sicurezza le parti pericolanti della tettoia del deposito e i binari su quali vi è materiale ferroso. Pertanto i treni delle linee Lecco-Molteno-Monza e Lecco-Bergamo subiranno qualche ritardo anche nelle ore della mattinata”. Sussiste apprensione anche per la situazione igienica e ambientale, perchè tra le lamiere divelte potrebbe annidarsi anche polvere di fibrocemento, quindi di amianto. Per questo tutti sono tenuti a indossare apposite maschere protettive e l'area è stata delimitata. Il bilancio della giornata è dunque di quelli pesanti. Sono state cancellate una dozzina di corse, altrettante hanno accumulato ritardi da un minimo di mezz'ora sino a quaranta minuti, una trentina hanno terminato prima il percorso. Le ripercussioni si sono propagate sulla Lecco – Milano via Carnate, la Lecco – Milano via Oggiono, la Lecco – Sondrio – Tirano, la Lecco – Bergamo e la Lecco – Como. Per fronteggiare l'emergenza il capolinea da e per Sondrio è stato assestato a Mandello del Lario e Abbadia, quello per Milano a Calolziocorte o Carnate, per Albate a Valmadrera e Molteno. I collegamenti sono stati garantiti mediante l'istituzione di bus navetta sostitutivi, presi d'assalto da centinaia di utenti, in particolar modo studenti. I viaggiatori hanno potuto inoltre contare su un costante aggiornamento della situazione attraverso annunci e tutti gli altri strumenti di comunicazione, come twetter, milink e il sito internet aggiornati continuamente dagli addetti di Trenord. Quanto successo ha evidenziato le carenze infrastrutturali del sistema di trasporto su rotaia e della rete.