Una lunga pista ciclabile dalla Valtellina fino al Po

Lecco capofila nel progetto che coinvolge sei province di Stefano Cassinelli

In bicicletta (Archivio)

In bicicletta (Archivio)

lecco, 23 febbraio 2015 - Da Sondrio a Cremona in bici è il progetto che la Provincia di Lecco sta costruendo grazie a un bando Cariplo che ha stanziato 134mila euro. Bando di cui Lecco è capofila ma a cui aderiscono Cremona, Lodi, Milano, Monza e Sondrio e che prevede di sviluppare l’Itinerario cicloturistico Adda che «sarà fatto di ciclabili – spiega il consigliere provinciale Sergio Brambilla – ma non solo perché il progetto si sviluppa attorno alla rete di vie di comunicazione esistente per cui si cercherà di unire alle ciclopiste i collegamenti ferroviari e la Navigazione, il tutto facilmente accessibile grazie ad una applicazione che stanno sviluppando al Politecnico di Milano o attraverso la segnaletica che si svilupperà lungo tutti i 300 chilometri dell’itinerario». Al progetto, oltre alle sei provincie i cui tecnici sono al lavoro, c’è anche il Polimi con diversi docenti impegnati su più fronti. Tutto è strutturato per creare uno studio di fattibilità che porti l’itinerario dell’Adda a congiungersi con «Vento» la ciclopista Venezia- Torino che si sviluppa lungo il Po, il progetto sarà pronto entro il marzo 2016 e poi si dovranno trovare le risorse per realizzare gli interventi necessari, anche su questo fronte potrebbero arrivare dei sostanziosi aiuti dalla Fondazione Cariplo.

«Bisogna pensare allo studio di fattibilità – spiega Brambilla – non come una serie di progetti da realizzare ma come un sistema di collegamento. Facciamo l’esempio della nostra provincia dove dovrebbe svilupparsi una ciclabile di 79 chilometri di cui 30 sono già esistenti. Oltre alle ciclabili, ci sono punti di unione che possono andare su strade promiscue ma si possono sfruttare anche altre reti, il tutto per creare questo collegamento e renderlo fruibile anche al fine turistico». Proprio nell’ottica turistica la ciclabile sul lecchese si dovrebbe sviluppare sull’asse Colico-Abbadia, passare da Lecco, Vercurago, il Lavello di Calolzio, sfruttare il ponte ferroviario recentemente sistemato e poi andare verso l’oggionese, il tutto puntando fortemente sull’anello di Garlate. «Il progetto nel suo complesso – conclude Brambilla – ha potenzialità enormi. Inoltre è prevista una fascia di itinerari nel raggio di dieci chilometri dalla ciclabile il che significa musei, attrazioni, borghi, ristoranti, alberghi, il tutto collegato da segnaletica uniforme e dall’App dedicata. Si sta anche pensando a un bike sharing di largo respiro che possa consentire anche a chi non fa tutto il viaggio in bici di farne alcuni tratti. Si tratta di una grande opportunità anche perché il turismo su due ruote è un tipo di turismo che porta ricchezza nei territori».