Smog, a Merate 26 giorni oltre i limiti. Ma il sindaco dice no al blocco del traffico

Il sindaco Massironi non ha intenzione di assumere alcun provvedimento straordinario, rimane in vigore solo il piano regionale anti-smog che prevede il divieto di utilizzare i veicoli più vecchi come le auto Euro 0 e Euro 1 di D.D.S.

Troppo smog

Troppo smog

Merate (Lecco), 27 dicembre 2015 – Da 26 giorni consecutivi a Merate le concentrazioni medie di polveri sottili superano costantemente la soglia di allarme dei 50 microgrammi per metro cubo d'aria e dall'inizio dell'anno gli sforamenti hanno ormai raggiunto quota 88, più del doppio dei 35 massimi consentiti dalle normative europee. Le concentrazioni nell'arco dei 12 mese sono invece pari a 38,5 µg/m³, appena un milligrammo e mezzo sotto i 40 massimi indicati sempre da Bruxelles. La verde Brianza insomma non esiste più, il livello di inquinamento atmosferico è praticamente uguale a quello dell'hinterland milanese.

Il sindaco Andrea Massironi tuttavia non ha intenzione di assumere alcun provvedimento straordinario, rimane in vigore solo il piano regionale anti-smog che prevede il divieto di utilizzare i veicoli più vecchi come le auto Euro 0 e Euro 1. «Non serve a nulla, non intendo prendere in giro i cittadini con ordinanze che sarebbero solo una farsa per salvare la faccia». A suo avviso l'unica soluzione veramente efficace sarebbe la chiusura al transito lungo la ex Ss 36, dove è installata la centralina di rilevamento dell'Arpa, agenzia regionale per la protezione ambientale, tuttavia non è possibile, si tratta di una strada di collegamento regionale che deve rimanere percorribile.

In passato un suo predecessore era stato denunciato dagli attivisti di Legambiente per non essere intervenuto in una situazione analoga: «Se lo ritengono opportuno facciano lo stesso anche con me, a me non interessa, è questione di serietà. E' ridicolo imporre la circolazione a targhe alterne se poi non ho modo di verificare che il provvedimento venga rispettato e trovo inutile bloccare le macchine come a Milano dopo le 10, quando ormai il grosso del traffico giornaliero è stato smaltito». Purtroppo per l'imminente futuro non si prevede nulla di nuovo, pioggia e vento, gli unici elementi in grado di abbattere o disperdere le Pm10, tarderanno ancora. I parametri delle sostanze inquinanti sono destinate a lievitare ancora.