Bancarotta alla «Omega srl»: l’accusa chiede oltre 6 anni

Due gli imputati: Pietro Consonni e Marzio Locatelli per il crac dell'azienda di Merate collegata alla BetonVilla

Il tribunale di Lecco

Il tribunale di Lecco

 Lecco, 27 novembre 2015 - Sei anni di condanna per Pietro Consonni e una pena due per Marzio Locatelli. È la pena chiesta dal pm Paolo Del Grosso nell’inchiesta della «Omega Costruzioni» srl, azienda edile con sede a Merate dichiarata fallita dal Tribunale di Lecco nel 2011 e dove - secondo l’accusa - sarebbe stato distratto oltre un milione di euro. Rapporti di dare e avere «non chiari» (con fatturazioni quindi prive di titoli) anche con BetonVilla, la società di costruzioni concatenate tra loro e fondate sulle ceneri l’una dell’altra. Questo il quadro emerso nel processo di cui ierei si è tenuta un’udienza.

Il procedimento vede imputato per bancarotta fraudolenta aggravata Pietro Consonni, socio di minoranza della «Omega Costruzioni Srl». Al dibattimento si è arrivati dopo il patteggiamento, davanti al Gup Massimiliano Mercaldo, di Roberto Tizzoni socio (socio di maggioranza e amministratore di Omega) che aveva ha concordato una pena di due anni e due mesi e dello stesso Marzio Locatelli (anch’egli amministratore della società in tempi diversi), che se l’era cavata con una solo anno di condanna. Nell’udienza di ieri il sostituto procuratore Paolo Del Grosso ha rilevato nelle indagini gravi responsabilità nel fallimento della srl con sede in via Bergamo 39 a Merate. Gli avvocati Edoardo Fumagalli (difensore di Pietro Consonni) e Del Bue (difensore di Marzio Locatelli), mentre le parti civile erano rappresentate da Richard Martini (legale dei creditori dell’azienda) e da Riccardo e Andrea Spreafico.