Lecco, la ripresa si fa sentire: 1% di occupati in più

In provincia il tasso di disoccupazione è passato dal 7,34% al 6,18%, ma il divario tra uomini e donne è notevole

A Lecco c'è aria di ripresa

A Lecco c'è aria di ripresa

Lecco, 1 luglio 2016 – Meno disoccupati, più pensionati. Ma il divario tra uomini e donne è ancora parecchio. Secondo i dati diffusi dai vertici della Cisl lecchese in provincia nel 2015 le persone che non hanno trovato lavoro sono state 9.690, con un tasso di disoccupazione del 6,18%, contro gli 11.500 del 2014, pari a un tasso del 7,34% e i 12.400 del 2013, cioè l'8,3%. Il confronto tra disoccupati e disoccupate resta tuttavia impietoso: gli uomini in cerca di impiego sono 4.541 contro i 5.775 del 2014, oltre mille in meno, mentre le donne sono più di 5.100, appena mezzo migliaio in meno rispetto alle 5.784 del 2014.

Le pensioni nuove erogate sono state invece 874, circa duecento in più delle 676 del 2014. Si tratta di pensioni di vecchiaia. Quelle per anziani contributiva sono salite invece da 816 a 1.677. L'impennata dipende dall'entrata a regime della riforma Fornero. Segno più pure per le pensioni di invalidità, passate da 229 a 261 e quelle di reversibilità, da 1.119 a 1.274. Mediamente le donne percepiscono una pensione di 730 euro, lordi naturalmente, mentre gli uomini più del doppio, circa 1.624. Anche per gli stipendi la forbice è amplia. Il 68% delle lavoratrici intasca meno di 500 euro e solo l'8% arriva ai 3mila euro in busta paga. Complessivamente gli occupati sono circa 147mila, 86.300 uomini e nemmeno 61mila donne. Il settore dei servizi è quello più importante, con 87mila occupati, gli addetti dell'industria sono 47.400, quelli delle costruzioni 10.600 e dell'agricoltura 1.400.