Vaccini, a Lecco uno su sette ancora irregolare

I vertici dell’Ats provicniale però invitano a non farsi prendere dal panico

I vaccini voluti dal Ministero della Sanità

I vaccini voluti dal Ministero della Sanità

Lecco, 16 settembre 2017 - Un bambinio o ragazzino tra gli 0 e i 16 anni di età che abita in provincia di Lecco su sette risulta non in regola con le vaccinazioni obbligatorie. Circa 3mila bimbi o adolescenti sui 45mila totali non hanno infatti concluso l’intero percorso del ciclo vaccinale. Non significa che non sono state sottoposte a tutte le vaccinazioni, nella maggior parte dei casi semplicemente i genitori non li hanno accompagni ad uno dei richiami.

Di questi tra l’altro in 236 hanno già domandato di regolarizzare la posizione e avviato le pratiche per correre ai ripari. Per questo all’inizio dell’anno scolastico non sembra si siano verificati particolari problemi per l’entrata in vigore e l’applicazione del decreto varato dal ministro della Salute. I conti precisi si tireranno comunque dopo il 21 settembre prossimo, il termine entro il quale dai diversi asili e scuole materne del territorio verranno trasmessi ai funzionari dell’Ats della Brianza i dati delle certificazioni e delle autoattestazioni sulle vaccinazioni obbligatorie degli iscritti. Per gli alunni delle elementari e delle medie invece c’è tempo fino al 31 ottobre e per gli studenti degli istituti superiori fino al 10 marzo. Per ora sono stati già rilasciati quasi 6mila certificati richiesti agli sportelli dei vari centri vaccinali dell’Azienda socio-sanitaria lecchese, per la precisione 5.824.

In parecchi si sono arrangiati o con le autocertificazioni, o con la copia del libretto delle vaccinazioni oppure richiedendo i documenti in rete, tramite il servizio online della Carta regionale dei servizi. «Si comunica che il rilascio dei certificati vaccinali presso le sedi Asst di Lecco, di via Tubi e Cernusco Lombardone, avverrà tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 16», annunciano i vertici della sanità lecchese. I quali invitano anche in questo momento a lasciare la precedenza ai genitori dei bambini di asili e materne e a provvedere con le autocertificazioni, anche per non dover affrontare lunghe attese agli sportelli. Inoltre è probabile che bastino proprio le autocertificazioni se effettivamente l’obbligo vaccinale è stato accolto, senza bisogno di presentare null’altro a meno di irregolarità emerse nei controlli. Farsi prendere dal panico e correre ai presidi sanitari non servirebbe a nulla.