"Calcio Lecco in crisi? Adottate un calciatore"

E' l'invito del commercialista Mario Motta chiamato a reperire diecimila euro al mese per salvare almeno la stagione e il titolo sportivo

Il commercialista Mario Motta

Il commercialista Mario Motta

 Lecco, 10 dicembre 2016 - Non è questua, ma poco ci manca. Per mantenere in vita l’unico valore vero della Calcio Lecco, il titolo sportivo, serve realmente la mano della città. Per questo Mario Motta, commercialista nominato curatore fallimentare di via don Pozzi dal tribunale, fa un appello a chi ama la squadra. «Abbiamo bisogno di soldi per poter portare a termine il campionato e mantenere così il titolo sportivo. Devo ancora guardare le carte, ma ci servono almeno diecimila euro al mese. Per questo imprenditori e tifosi possono aiutarci in qualsiasi modo». Il professionista ha accettato ufficialmente l’incarico ieri mattina: non ha ancora sottomano tutti i documenti relativi alla società, sta lavorando per contattare dirigenti, staff e giocatori per proseguire l’anno. E l’allenatore, Stefano Cuoghi, è già saltato. «Non ho nulla contro di lui ma devo in qualche modo far quadrare i conti e il suo compenso non è indifferente». Torna così in panchina Alberto Bertolini, richiamato dopo le dimissioni a seguito dell’aggressione subita dal dirigente (de facto) Paolo Battocchi lo scorso 21 ottobre, dopo soli tre giorni di allenamenti. «Lecco per me è il massimo – spiega «Bebeto», ho passato 14 anni stupendi in bluceleste e ora, anche se la situazione è disperata, sono contento di dare una mano». L’idea di Motta per cercare di reperire fondi e arrivare fino a metà maggio comprende tifosi e imprenditori. «Chiedo a chiunque tifi Lecco di venire allo stadio, così contribuirà anche nel piccolo ad aiutare il club. E anche chi ha l’abbonamento, se vuole, può comprare un biglietto e darci una mano. Però che tutti si comportino bene: ogni multa ci affosserebbe e se fosse troppo pesante potrebbe anche mettere fine all’esercizio provvisorio. Perché d’ora in poi ogni sanzione dovremo pagarla noi, non chi c’era prima. Si riparte da zero». Partono ora i contatti con gli sponsor.

«Quest'anno non ci sono ancora contratti, solo Cantine Pirovano ha dato un contributo e continuerà ancora». Mentre gli imprenditori potrebbero contribuire per rinforzare la squadra, ora penultima nel girone B di serie D a quota undici punti. «Si potrebbe adottare un calciatore – afferma Motta –: in pratica l’ingaggio sarebbe pagato da un’azienda o da una persona, che in cambio avrebbe la pubblicità al Lecco». Non si riuscirà a ingaggiare nessuno entro il 15 dicembre, termine del mercato di serie D, si cercherà quindi tra gli svincolati, magari durante la pausa natalizia.

È caccia anche a un direttore sportivo, ma praticamente gratis. «C’è bisogno di avere entrate maggiori rispetto alle uscite. Solo così si può arrivare a maggio, altrimenti sarò costretto a revocare l’esercizio provvisorio e il club non esisterebbe più». Prima della fine della stagione poi sarà allestita l’asta per il titolo sportivo alla quale potrà partecipare chiunque e ricreare così la Calcio Lecco.