Ex Leuci di Lecco, istanza della Procura: "Sequestrate l’area dismessa"

Ma il tribunale di Lecco respinge la richiesta del pm

SCANDALO Amianto alla Leuci; a lato il sindaco Virginio Brivio

SCANDALO Amianto alla Leuci; a lato il sindaco Virginio Brivio

Lecco, 17 gennaio 2018 - Il caso dell’amianto nell’ex Leuci sta scatenando reazioni e il sindaco Virginio Brivio, dopo il nuovo esposto in Procura sta valutando altre iniziative a livello amministrativo. «Non è giusto - spiega il primo cittadino Virginio Brivio - che a pagare per la bonifica dell’ex area Leuci sia la collettività». «L’area non è più adibita ad attività produttiva - prosegue Brivio - però c’è una proprietà ed è a loro che ci siamo indirizzati».

Una prima azione giudiziaria è stata avviata: il Comune di Lecco dopo la prima ordinanza dello scorso che poneva l’obbligo alla proprietà di bonificare ha segnalato l’inadempienza alla Procura di Lecco che ha chiesto il sequestro dell’area, vincolata alla bonifica dell’amianto, ma i giudici del tribunale nei primi giorni del 2018 hanno rigettato l’istanza. Ora con il nuovo esposto del sindaco potrebbe essere intrapresa una nuova azione e sbloccare l’impasse sulla “bomba ecologica” nel cuore della città manzoniana. La storica azienda di lampadine, fondata nel 1919, è stata nel 2013 e in questo lustro c’è stato un rimpallo di responsabilità tra la politica e la proprietà sulla bonifica dei cinquemila metri quadrati di eternit da rimuovere, come chiesto da ATS e Comune. L’area dismessa di proprietà della Lago srl, offre uno scenario devastante. Oltre al singolare ritrovo degli amanti del softair della scorsa domenica che ha “riaperta la ferita” gli abitanti della zona attendono risposte concrete per la bonifica dei capannoni. Si sono costituti in comitato e sono pronti a dare battaglia nelle diverse sedi, amministrativa e giudiziaria. «Ne va della nostra salute - concludono al comitato dei cittadini - e attendiamo risposte a breve». Il sindaco sta cercando una soluzione all’emergenza amianto indolore e soprattutto che che non costi alla collettività.