Superstrada 36, maxi operazione antidroga: arrestati 24 spacciatori / VIDEO

L'attività di spaccio avveniva nelle province di Lecco, Como e Monza

Operazione MayDay, perquisizione della Polizia di Stato (Cardini)

Operazione MayDay, perquisizione della Polizia di Stato (Cardini)

Lecco, 16 settembre 2016 – Gli agenti della Mobile di Lecco hanno arrestato 24 giovani che spacciavano cocaina lungo la Superstrada 36 tra le province di Monza, Lecco e Como. Diciassette sono finiti in carcere, sette a casa con l'obbligo di firma in caserma. Altre quindici persone sono state inoltre denunciate a piede libero e trenta sono state segnalate in prefettura. Durante l'indagine gli investigatori del comandante Marco Cadeddu hanno identificato oltre 3mila compratori e documentato più di 31mila cessioni di polvere bianca. Il giro di affari accertato è di quasi un milione e mezzo di euro. Durante le perquisizioni sono stati sequestrati 10mila euro in contanti più bilancini di precisione e tutto il necessario per il confezionamento pericolosa sostanza.

L'operazione, condotta tra l'aprile 2015 e lo scorso aprile, conclusasi nei giorni scorsi con l'esecuzione delle misure di ordinanza di custodia cautelare, dai poliziotti è stata chiamata in codice “MayDay”, come il segnale di allarme, una richiesta di aiuto lanciata sia dai genitori dei ragazzi che acquistavano la coca, pagata anche con smartphone, tablet e gioielli rubati in casa ai familiari, sia dai cittadini della zona e dai vigili urbani che hanno notato uno strano via vai di gente nei boschi e nei casolari abbandonati a ridosso della Statale 36, trasformata in una tangenziale della droga. Gli spacciatori, suddivisi in quattro gruppi, raccoglievano le ordinazioni al telefono poi effettuavano le consegne al dettaglio nei posti concordati.

Nel lecchese lo spaccio avveniva a Nibionno, Garbagnate Monastero, Costa Masnaga, Molteno, Oggiono, Bosisio Parini, Rogeno, Annone Brianza, Civate e Suello. I luoghi della droga in provincia di Monza individuati si trovano invece ad Agliate, Lissone, Carate Brianza, Briosco, Giusanno e Veduggio, mentre in provincia di Como sono Arosio, Inverigo e Merone. I pusher, ognuno con il proprio compito, hanno tra i 20 e i 36 anni di età, sono tutti cittadini marocchini senza fissa dimora né permesso di soggiorno, tranne un algerino e un albanese.