Cernusco, timbrava e lavorava mezz’ora

Il dipendente comunale per ora è stato sospeso per un decina di giorni

Il Comune di Cernusco Lombardone

Il Comune di Cernusco Lombardone

Cernusco Lombardone, 13 giugno 2015 - Timbrava il cartellino, lavorava mezz’oretta poi spariva dalla circolazione per ripresentarsi in servizio solo a fine turno in modo da marcare la presenza e incassare lo stipendio dell’intera giornata. Il furbetto è un dipendente comunale di Cernusco Lombardone con l’incarico di stradino. È stato sospeso per una decina di giorni durante i quali non intascherà un soldo, il massimo della sanzione disciplinare prevista dalle normative. Settimana prossima, il 16 del mese, comparirà però anche in una aula di tribunale davanti al giudice per le indagini preliminari di Lecco perché è stato pure denunciato e indagato, parrebbe per altre questioni poco chiare scoperte dai carabinieri mentre lo tenevano d’occhio per le assenze ingiustificate.

I militari di Merate, rigorosamente in borghese per non essere riconosciuti, a quanto sembra messi sulla pista giusta da alcuni amministratori locali scocciati dal suo atteggiamento a danno di contribuenti e colleghi, lo hanno pedinato a lungo, seguendo lo passo passo come ombre senza che lui si accorgesse di nulla. Durante gli appostamenti hanno documentato con foto, video e relazioni dettagliate, quanto combinava, o meglio quanto non faceva ma che invece avrebbe dovuto compiere, cioè piccoli interventi di manutenzione e di pulizia per il quale è stato assunto e regolarmente pagato.

Dalle verifiche svolte sarebbe emerso che la faccenda andava avanti da parecchio: praticamente tutti i giorni segnava l’entrata in servizio, riceveva le mansioni a cui avrebbe dovuto assolvere, fingeva di darsi da fare per una trentina di minuti invece che per le sei ore dovute e retribuite, quindi tagliava la corda, piantano il lavoro nemmeno a metà, per andare dove è combinare cosa non è al momento ben chiaro ma sarebbe contenuto tutto nel fascicolo di inchiesta a suo carico. Sulla delicata questione il sindaco Giovanna De Capitani per ora preferisce non esprimersi, si tratta di un affare delicato, i magistrati sono attualmente all’opera e nemmeno lei sa molto. «Per quanto riguarda il suo comportamento in servizio e la relativa sanzione se ne è occupato il segretario comunale a cui competono tali atti - spiega -. Per il resto posso confermare che ci è stato notificato l’avviso dell’udienza di martedì in quanto risulteremmo come Amministrazione parte lesa».