Palazzo Bovara in campo per la Calcio Lecco

Gheza: "Disposti a valutare interlocuori seri". Settimana prossima con il sindaco Brivio incontrerà il curatore per discutere anche dei 170mila euro di debiti

Stefano Gheza con il sindaco Brivio, Battazza e Valsecchi

Stefano Gheza con il sindaco Brivio, Battazza e Valsecchi

Lecco, 8 dicembre 2016 -  Anche il Comune è alla finestra in attesa di avere notizie sulla situazione attuale della Calcio Lecco. «Settimana prossima incontreremo il curatore fallimentare per fare il punto», spiega Stefano Gheza. Insieme al sindaco Virginio Brivio l’assessore allo Sport si recherà dal commercialista Mario Motta per capire se ci sono possibilità di recuperare almeno parte dei 170mila euro che Palazzo Bovara vanta nei confronti di via don Pozzi.

Con il fallimento della società sarà molto difficile, ma la speranza è l’ultima a morire. La soluzione del tribunale lecchese piace a Gheza. «Dal punto di vista sportivo non posso che essere contento, è il giusto riconoscimento a quei ragazzi che ci sono tuttora e che hanno dimostrato voglia e attributi domenica. Ma soprattutto c’è la possibilità di mantenere un certo valore e viene tutelato il titolo sportivo. È importante per tutto ciò che il Lecco rappresenta». E ora che il club è libero dai debiti è anche più appetibile. «Speriamo che ci siano imprenditori lecchesi che ora si avvicinino alla squadra.

Noi ci poniamo come interlocutori da un punto di vista istituzionale». L’auspicio è che si possa ricostruire da zero un club che porti in giro il nome della città senza scandali o figuracce. Ma intanto c’è un campionato di serie D da concludere. E agli ordini di mister Stefano Cuoghi ci sono solamente ragazzini della juniores. A questo punto ai tifosi non interessa più ciò che accade in campo, quanto che sia salvato il marchio. Ma non c’è solamente la prima squadra. Anche il vivaio è rimasto invischiato nel fallimento. «Noi continuiamo a lavorare come prima, cercando di dare il massimo in campo, senza farci condizionare da ciò che accade fuori – spiega il responsabile del vivaio Giancarlo Todisco –. Non volevamo che il club fallisse, ma almeno la concessione dell’esercizio provvisorio è il giusto riconoscimento per gli sforzi fatti finora». Dovrà però cercare un campo per gli allievi che si allenano a Calolziocorte. «Il consorzio del Calolziocorte ci ha chiesto di trasferirci da un’altra parte a gennaio».