Annone, cavalcavia crollato: parlano gli automobilisti

Tra le parti civili il Codacons, garante degli automobilisti

L’Audi bianca schiacciata sotto il peso della campata (Cardini)

L’Audi bianca schiacciata sotto il peso della campata (Cardini)

Lecco, 17 novembre 2016 - «E se quel ponte fosse crollato mentre passavo con la mia auto?». Quanti lo avranno pensato? Tanti, migliaia, anzi decine di migliaia come decine di migliaia sono gli automobilisti che ogni giorno percorrono la Super 36, un fiume interminabile di mezzi - automobili, camion, furgonicini - che va e viene da Milano. Perché quella strada, la Super 36, collega la provincia di Lecco alla metropoli regionale, alla tangenziale, alle autostrade, agli aeroporti. In una parola quella strada connette la città del Manzoni - e soprattutto il territorio dell’alto lago, Sondrio e la Valtellina - al resto del mondo.

Ogni giorno la percorrono migliaia di persone per lavoro: sono imprenditori, professionisti, operai, artigiani, pendolari ma anche studenti. Tutti utenti della stessa strada, tutti potenziali vittime di quel crollo tragico e assurdo come raccontano le immagini del filmato-choc dell’Anas con la campata che collassa sulla corsia nord. Lì, sotto la campata sbriciolatasi come un grissino al passaggio del Tir della «Nicoli», ci è finita l’Audi bianca di Claudio Bertini, unica vittima del disastro di Annone. Un destino beffardo, questione di attimi e centimetri che separano la vita dalla morte. Come quella famiglia che è volata già dal cavalcavia e comunque si è salvata. Per questo c’era anche il consulente del Codacons, l’associazione che tutela i consumatori, tra i tecnici che nella giornata di ieri in tribunale hanno preso parte al conferimento dell’incarico al consulente della Procura, l’ingegner Marco Di Prisco. Toccherà a lui e ai suoi collaboratori cercare di dare una risposta a quell’assurdo crollo che si è portato via la vita di Claudio Bertini. Ma poteva portarsi via ognuno delle migliaia di automobilisti che transitano ogni giorno da lì. E questo fa paura, molta paura.