Cantù, discoteca abusiva e fiumi di alcol fra minorenni

Nove persone denunciate dalla polizia locale, all'interno del "club" al momento del blitz c'erano 172 ragazzi, molti dei quali visibilmente alticci

La dancehall allestita in un magazzino

La dancehall allestita in un magazzino

Cantù, 20 aprile 2015 - A due passi dal cimitero maggiore, in via Cesare Cantù, da inizio anno era spuntata una discoteca abusiva, in un magazzino fatiscente dove per entrare i ragazzi minorenni si mettevano in fila e pagavano da un minimo di cinque euro (senza consumazione) a dieci euro (con la possibilità di bere alcoolici e superalcolici), con il conto che poteva farsi più salato in caso di consumazioni successive. Sì perché l’alcool scorreva a fiumi all’interno dell’ex-magazzino, tanto che quando gli uomini della Municipale hanno fatto irruzione, sabato notte dopo due settimane di appostamenti, all’interno c’erano ben 172 giovani 44 dei quali visibilmente alticci. «Era da tempo che stavamo indagando – spiega il comandante, Vincenzo Aiello – ma non potevano immaginare quel che avremmo trovato all’interno. In un luogo a dir poco fatiscente c’erano quasi duecento ragazzi ai quali venivano somministrate tranquillamente sostanze alcooliche in spregio a ogni normativa». Quarantaquattro di loro, tutti tra i 14 e 16 anni, sono stati sottoposti al pre-alcooltest e i più alticci sottoposti ai controlli che normalmente vengono riservati a chi poi si mette al volante. «Sei di loro sono risultati positivi – proseguono gli uomini della municipale – con valori che variano da 0,30 a 1,60 ovvero tre volte oltre al limite di legge». Valori al limite del coma etilico. A quanto sembra quella di sabato era la quarta festa dall’inizio dell’anno. Lo sballo era iniziato a Capodanno, proseguito a Carnevale e culminato con due feste a tema, tutte affollatissime grazie al passaparola a scuola e su internet. In molti casi i minorenni sono arrivati sul posto in motorino, anche facendo trasferte di 30 chilometri, ma non sono mancati quelli che sono stati portati in via Cesare Cantù da mamma e papà, convinti che dovessero partecipare a una festa. Adesso la discoteca abusiva è stata chiusa e nei guai sono finite nove persone: dai due gestori che sono accusati di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo, somministrazione senza autorizzazione con l'aggravante di aver servito alcoolici a minorenni, ai tre buttafuori nessuno dei quali era in possesso del patentino rilasciato dalla Questura.