Calolziocorte, i defibrillatori fuori uso

Altro guaio per il sindaco Valsecchi: gli apparati salva-vita ci sono ma non c'è il regolamento

Sergio Brambilla, presidente dei Volontari del soccorso

Sergio Brambilla, presidente dei Volontari del soccorso

Calolziocorte, 28 maggio 2016 - Anche quello che non ha alcun costo, ma è una sicurezza per i cittadini, per l’attuale amministrazione del sindaco Cesare Valsecchi è un problema. Le amministrazioni del circondario, e non solo, si stanno adoperando per il posizionamento di apparati Dae (defibrillatore), Calolzio che l’ha gratis non si preoccupa. Per chiarire questa situazione assurda, dopo che un apparato è stato messo a disposizione dei Volontari del soccorso, dalla locale Pro loco, il presidente dell’associazione di via Mazzini, Sergio Brambilla, ha inviato una lettera al primo cittadino, per evitare che, in caso di necessità, l’apparato non è disponibile e le responsabilità cadano sui Volontari del soccorso.

Lettera che dice: «In occasione dell’assemblea della Pro Loco, la stessa ci donava un assegno di 2.500 euro, per l’acquisto di un defibrillatore da collocare in zona Lavello, a disposizione di tutti i cittadini che frequentano una zona così importante. In quell’occasione lei aveva pubblicamente espresso la disponibilità, da parte del comune, a farsi carico del collegamento elettrico, per garantire la funzionalità, nel tempo, dell’apparecchiatura. Ad oggi, nonostante una corrispondenza tra noi e gli uffici del Comune, non è ancora stato possibile completare l’installazione e rendere operativo quanto donato dalla Pro loco.

Apparato che a tutt’oggi risulta essere stoccato presso la nostra sede». Una situazione che a dire di completo disinteresse è dire ancora poco. Brambilla prosegue con: «Come associazione ci siamo da subito attivati per gli adempimenti a nostro carico (segnalazione del progetto presso Areu con individuazione del responsabile del progetto e responsabile della manutenzione) e, sempre in accordo con la Pro loco, abbiamo provveduto a calendarizzare per il 6 e 8 giugno, due moduli di corso, al fine di abilitare un buon numero di persone all’utilizzo del DAE in caso di necessità. Tali corsi saranno a totale nostro carico e gestiti, in ossequio alla normativa vigente, attraverso nostri istruttori interni abilitati a tenere la formazione»