Alberi a rischio crollo sul sagrato, segati otto tronchi

Le tuie avevano 50 anni e si trovavano davanti alla chiesa prepositurale Sant'Ambrogio a Merate. Tuttavia nei tronchi non scorreva più alcuna linfa di Daniele De Salvo

Gli alberi rimossi dal sagrato di Sant'Ambrogio a Merate

Gli alberi rimossi dal sagrato di Sant'Ambrogio a Merate

Merate, 27 ottobre 2014 – Erano ormai morte e rischiavano di crollare di un momento all'altro, per questo le otto tuie che crescevano sul sagrato della chiesa prepositurale di Sant'Ambrogio di Merate quest'oggi, lunedì, sono state abbattute. I tecnici di una società specializzata hanno prima potato, poi tagliato e infine rimosso tutti gli alberi. Se ne parlava da tempo, nei tronchi non scorreva infatti più una goccia di linfa e le chiome erano completamente secche, sarebbe bastata una folata di vento più violenta del previsto per determinarne il crollo. Da qui il drastico e radicale intervento di piante che avevano una cinquantina d'anni ciascuna. Da parecchio si discute anche del rifacimento dell'intero piazzale antistante la parrocchiale, ma l'intervento almeno per ora, è stato accantonato. Si è preferito rimettere a nuovo l'oratorio e a breve si metterà mano anche alla canonica che diventerà un centro con salone per gli incontri e le conferenze, le segreterie pastorali e amministrative e l'archivio con annesse due abitazioni, quella del curato e un'altra per le eventuali esigenze che potrebbero manifestarsi. La spesa per il restauro si aggira sui 750mila euro. Metà della cifra è già stata raccolta, per il resto “ci affidiamo alla Provvidenza e alla generosità del popolo di Dio”, commenta dalle colonne dell'informatore parrocchiale il prevosto don Luigi Peranoni.