Aggredito con lo spray urticante, respinge il ladro e salva il negozio

Olgiate, l'edicolante della stazione ferroviaria è riuscito a difendersi dall'attacco di un malvivente avvenuto poco prima dell'alba di D.D.S.

Uno spray al peperoncino (Fotofiocchi)

Uno spray al peperoncino (Fotofiocchi)

Olgiate Molgora, 21 novembre 2014 - Gli ha teso un vero e proprio agguato, lo ha aspettato al varco e poi gli ha spruzzato lo spray urticante in piena faccia. L'edicolante però non si è lasciato cogliere di sorpresa, d'istinto ha reagito, gli ha assestato due potenti colpi in pancia e lo ha costretto alla ritirata a mani vuote. Quello che si prefigura come un tentativo di rapina è stato messo a segno questa mattina, venerdì, a Olgiate Molgora, contro il proprietario della rivendita di giornali della stazione ferroviaria.

Tutto è successo poco dopo le 5.30. Dario Canali, 50 anni, titolare dell'attività insieme alla moglie, era appena sceso dalla sua auto, si stava apprestando ad aprire il negozio, quando da dietro l'angolo è sbucato uno sconosciuto, un uomo di colore, molto alto e abbastanza piazzato. Non ha detto nulla, gli ha puntato addosso la bomboletta di sostanza irritante e ha premuto l'erogatore. "Sono riuscito a proteggermi parte del viso e a spingerlo via – racconta la vittima -. Lui è caduto a terra ed è sgattaiolato via a carponi". Subito dopo ha cominciato ad avvertire gli effetti dello spray, un forte bruciore agli occhi e difficoltà respiratorie. Sono stati immediatamente allertati i carabinieri, in zona sono scattate le ricerche del colpevole, che tuttavia al momento è sparito nel nulla. Difficile stabilire cosa volesse, probabilmente mirava all'incasso. "Non so nemmeno io quello che pensare – spiega il 50enne -. Forse ha aggredito la prima persona che gli è capitata a tiro, magari cercava soldi facili... L'importante è che non sia capitato niente di grave, anzi, meglio abbia aggredito me piuttosto che un anziano o qualcuno in difficoltà".

Episodi analoghi le scorse settimane sono stati registrati anche in provincia di Como, dove però sarebbe stato utilizzato del narcotico o dell'anestetizzante, probabilmente etere.