Trenord-Atm, ipotesi di fusione per diventare colosso internazionale

La Regione spinge, Milano più cauta. Ma il progetto resta sul tavolo

Un convoglio Trenord (Newpress)

Un convoglio Trenord (Newpress)

Milano, 26 ottobre 2016 - Un polo unico dei trasporti che metta insieme Regione, Comune di Milano e Ferrovie dello Stato, rilanciando l’ipotesi di fusione fra Atm e Trenord, per poter gestire in maniera innovativa la mobilità in Lombardia. E competere - il progetto vale 2 miliardi - come nono maggiore player europeo. Questa l’idea che supporta il piano strategico del gruppo Ferrovie Nord Milano (si chiamerà Finanziaria del Nord per la Mobilità) presentato ieri. Un progetto che piace al governatore della Lombardia Roberto Maroni e che, al momento, frena ogni possibile ambizione di Fs di aumentare la partecipazione in Fnm. C’è infatti un tavolo di lavoro sul trasporto pubblico in Lombardia e lo stesso dg di Ferrovie dello Stato, Renato Mazzoncini, ha confermato l’interesse a partecipare («Vediamo dove ci porterà») e precisato che «il Comune di Milano gioca un ruolo importante in questo schema».

Quindi, sul possibile interesse di Ferrovie, «non dico sì e nemmeno no, dobbiamo fare valutazioni e capire che ci offre, cosa conviene di più ai lombardi - spiega il presidente della Regione Lombardia - e chiedo che le valutazioni si facciano nelle sedi più opportune. Sulla fusione Atm -Trenord, il sindaco Sala è disponibile a riaprire confronto. Non sarà facile perché ci sono sistemi di governance diverse ma ho affidato al presidente di Fnm, Andrea Gibelli, le valutazioni complessive». Insomma, insiste il governatore, «è questa la direzione in cui dobbiamo andare», direzione delineata nel nuovo Programma della Mobilità approvato in Consiglio regionale con interventi previsti fino al 2020. Piano, ha ricordato, che prevede «l’incremento dell’offerta di servizio ferroviario regionale nella misura del 20% e la riduzione del trasporto privato su strada nella misura del 7%». Nell’illustrazione del piano strategico 2016-2020 il presidente Andrea Gibelli ha puntualizzato che la mission per il futuro «è costruire una sinergia tra tutte le modalità di trasporto, dalla bicicletta, al treno alla gomma e all’aereo, perché una regione con dieci milioni di abitanti che voglia essere leader in Europa deve avere un servizio di mobilità integrato».

Le direttrici del piano vanno nella direzione di «uno sviluppo del trasporto passeggeri, rinnovo della flotta di Trenord, potenziamento del trasporto merci su ferro dai porti della Liguria e realizzazione di infrastrutture di trasporto». Il responsabile dei trasporti di Legambiente, Dario Balotta, appare «scettico» sul progetto di costituzione di una super holding dei trasporti. «Prima si devono liberalizzare i servizi». Quanto ai treni, sembrano migliorati gli indici di puntualità ma i pendolari lombardi si lamentano ancora per le condizioni di viaggio, poco confortevoli, in particolare su alcune linee come Treviglio, Chiasso, Albairate.