Referendum 2020: vince il sì al taglio dei parlamentari, ecco i risultati in Lombardia

Trionfa sì con il 68,1% delle preferenze. Affluenza al 51,36%. Ecco i risultati provincia per provincia

Seggi per il referendum costituzionale

Seggi per il referendum costituzionale

Milano, 21 settembre 2020 - E' il giorno del verdetto per il referendum sul taglio dei parlamentari. In Lombardia, per il quesito referendario, ha votato il 51,36% degli aventi diritto. Un'affluenza in calo rispetto alle precedenti consultazioni del 2016, quando (in una sola giornata) votò il 68% degli italiani. Nella regione lombarda ha vinto nettamente il "sì", con il 68,1% delle preferenze (leggermente al di sotto del dato nazionale, che si è attestato al 69,5%). Non c’è quorum: vince l'opzione più votata, a prescindere dall’affluenza nazionale. Per il capogruppo dei Cinque Stelle in Regione Lombardia, Massimo De Rosa "la vittoria del sì premia una promessa mantenuta e indica coma la strada sia quella di seguire il programma sostenuto dai cittadini. Si tratta di un risultato storico. Credo sia stata premiata la coerenza di una proposta rimasta fedele a quanto votato dal Parlamento".

A Milano il "sì" meno schiacciante

Il sì al referendum vince in tutti i capoluoghi della Lombardia, anche se a Milano si registra la forbice più bassa: 'solo' il 56,54% vota per il taglio dei parlamentari contro il 43,46% che si oppone. Percentuali 'equilibrate' anche a Bergamo dove il referendum passa con il 59,76%. Vittoria schiacciante per il si' invece a Lodi (67,44%) e a Cremona (65,04%)

Lecco la provincia dove si è votato di più, Milano città al 45%

Si è votato di più a Lecco e provincia (55,4%), dove nel capoluogo si votava anche per le comunali e di meno a Sondrio e provincia (45,1%). A Milano città non raggiunge la metà degli aventi diritto l'affluenza al referendum, ferma al 45%. Un dato inferiore a quello lombardo e a quello dell'area metropolitana nel suo complesso. Nel comune capoluogo, si è votato di meno nel Municipio 6, con un'affluenza appena al di sotto del 44%; mentre il dato più alto si riscontra nel Municipio 3 con il 47,5% di affluenza. 

Questi i risultati provincia per provincia (lo spoglio in diretta)

MILANO: affluenza al 49,72%, 45,19 nel Comune di Milano. A favore del "sì" si è espresso il 65,69%, per il "no" il 34,31%

BERGAMO: affluenza al 54,89%. A favore del "sì" si è espresso il 70,26% dei votanti, per il "no"il 29,74%

BRESCIA: affluenza al 52,07%. A favore del "sì" si è espresso il 68,58% dei votanti, per il "no" il 31,42%

COMO: affluenza del 50,03%. A favore del "sì" si è pespresso il 67,66%, per il "no" il 32,24%

CREMONA: affluenza al 52,88%.  A favore del "sì" si è espresso il 70,79% dei votanti, per il "no" il 29,21%

LECCO: affluenza al 55,41%. A favore del "sì" si è espresso il 67,76% dei votanti, per il "no" il 32,34%

LODI: affluenza al 50,02%. A favore del "sì" si è espresso il 73,41% dei votanti, per il "no" il 26,59%

MANTOVA: affluenza al 54,53%. A favore del "sì" si è espresso il 70,8% dei votanti, per il "no" il 29,2%

MONZA E BRIANZA: affluenza al 51,61%. A favore del "sì" si è epresso il 69,34% dei votati, per il "no" il 30,66%

PAVIA: affluenza al 50,72%. A favore del "sì" si è espresso il 68,68% dei votanti, per il "no" il 31,32%

SONDRIO: affluenza al 45,27%. A favore del "sì" si è espresso il 68,72% dei votanti, per il "no" il 31,28%. 

VARESE: affluenza al 50,8%. A favire del "sì" si è espresso il 68,01%, per il "no" il 31,99%

Il quesito del referendum

Quanto al quesito referendario, gli elettori hanno trovato stampate sulla scheda le seguenti parole: "Approvate il testo della legge costituzionale concernente  modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari“, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.240 del 12 ottobre 2019?". Votare “sì’’ significava confermare il taglio dei parlamentari da 945 a 600, votare “no’’ opporsi alla riforma voluta dal M5S. 

La tornata elettorale

Questa tornata elettorale (la prima dell'era Covid) ha chiamato i cittadini alle urne per il referendum sul taglio dei parlamentari, le elezioni regionali  in Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania, Puglia e Valle d'Aosta e quelle comunali il 1.178 Comuni (in Lombardia si è votato in 84 Comuni). Poi ci sono le supplettive in due seggi uninominali vacanti del Senato. 

Le misure di sicurezza anti-Covid

Per la prima volta nella storia della Repubblica l’accesso ai seggi e le procedure di voto sono state dettate da inedite misure anti-contagio. La prima operazione, in tempi di emergenza Covid, è stata la pulizia degli spazi. Martedì si procederà alla sanificazione finale in vista del ritorno degli studenti in aula mercoledì. All’esterno dei seggi il controllo di code e distanziamento è in capo alle forze dell’ordine. Nei seggi erano disponibili i dispositivi di protezione individuale, cioè mascherine, guanti e gel per il seggio e una piccola scorta per gli elettori a cui, per esempio, sia caduta la mascherina che quindi non sia più utilizzabile. All’ingresso dei seggi non era prevista la misurazione della temperatura. Le matite copiative per esprimere la propria preferenza sulla riduzione o meno del numero di deputati e senatori sono state sanificate dopo ogni voto. La scheda elettorale è stata essere inserita personalmente dall’elettore nell’urna. Un’altra novità dettata dall’emergenza prevede il diritto di voto dal proprio domicilio per i pazienti in quarantena o isolamento fiduciario che ne hanno fatto richiesta. Tra loro anche l'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in isolamento ad Arcore.