Oriocenter, il gigante cresce ancora: è il più grande centro commerciale d'Italia

Percassi, in verità, sarebbe già pronto a studiare un quarto ampliamento. Uno dei punti all’attenzione dei vertici del gruppo è il miglioramento dei collegamenti con l’aeroporto di Orio

Oriocenter (De Pascale)

Oriocenter (De Pascale)

Bergamo, 24 maggio 2017 - Per anni è stata la cattedrale dello shopping d’Italia. Correva l’anno ’98 e Antonio Percassi, il re dei negozi del Belpaese, apriva un centro commerciale ispirato ai colossi d’oltreoceano. Sei anni dopo lo spazio non bastava e il gigante orobico aveva dovuto occupare altro spazio. Domani il centro si allarga ancora. Con un investimento di oltre 100 milioni di euro, Finser, la società immobiliare che fa capo al gruppo Percassi, aggiunge altri 35mila metri quadri di negozi, di fronte all’aeroporto di Orio al Serio che negli anni, come il centro commerciale, è esploso.

Di fatto l'Oriocenter diventa il più grande centro commerciale d’Italia e uno tra i più grandi in Europa. Sono 280 i negozi all’interno della galleria. Arcus Real Estate, altra società immobiliare della galassia Percassi, si è occupata di reclutare le marche. La vicinanza dell’aeroporto ha fatto di Oriocenter una meta di shopping, perciò soprattutto le case moda sono state oggetto del corteggiamento del gruppo Percassi. Emporio Armani, Michael Kors, Furla, T-Trussardi, Lacoste e Twin-set sono tra i brand che da domani accenderanno le insegne all’interno della nuova area. Tre i debutti sul mercato italiano: Wagamama, società londinese di cucina asiatica, attiva dal 1992, che aprirà il suo primo ristorante del Belpaese nel centro bergamasco; Under Armour, marchio americano di abbigliamento e accessori per lo sport; Thule, dalla Svezia, specializzata in valigie e altri accessori per chi viaggia.

D’altronde, la vicinanza con il terzo scalo in Italia per numero di passeggeri, l’incrocio tra le province di Milano, Bergamo e Brescia, l’anno scorso hanno attirato nei corridoi del gigante dello shopping oltre 10 milioni di visitatori. Un investimento specifico riguarda il cibo. Una corte del gusto di due piani accoglierà 21 insegne della ristorazione, raddoppiando l’attuale offerta a 50 esercizi, con oltre 800 posti a sedere. Tra le società che hanno opzionato uno spazio c’è il fast food del pollo made in Usa Kfc, la cioccolateria Venchi, una vecchia conoscenza di Expo Milano come Dispensa Emilia. L’ultimo tassello della strategia di ampliamento del colosso riguarda il cinema multisala, della catena Uci, con 14 sale e uno schermo da record. L’ampliamento offrirà 600 nuovi posti di lavoro, portando a 2.500 impiegati complessivi quelli al lavoro nella pancia del gigante.

Percassi, in verità, sarebbe già pronto a studiare un quarto ampliamento. Uno dei punti all’attenzione dei vertici del gruppo è il miglioramento dei collegamenti con l’aeroporto di Orio, da cui la cattedrale dello shopping è separata dall’autostrada Milano-Venezia. Il tunnel sotterraneo non ha mai convinto appieno i proprietari del centro commerciale, che vorrebbero investire in una sopraelevata sopra l’A4.