Calcioscommesse, chiesti 6 mesi per Antonio Conte e 4 mesi per l'ex vice Angelo Alessio

Per il Ct della Nazionale anche una multa di 8mila euro. Tutta la pena è sospesa. Ancora da formulare le richieste per altri 90 che non hanno scelto nè il rito abbreviato nè il patteggiamento

Antonio Conte (Newpress)

Antonio Conte (Newpress)

Cremona, 5 aprile 2016 - Iniziano ad arrivare le richieste del procuratore di Cremona Roberto Di Martino nei confronti degli imputati che hanno scelto il rito abbreviato nell'inchiesta sul calcioscommesse.  Tra gli imputati che hanno deciso per il rito alternativo vi sono il ct della Nazionale Antonio Conte, il suo ex vice Angelo Alessio e l'ex calciatore dell'Atalanta Guido Marilungo.

LE RICHIESTE DI CONDANNA - La richiesta per Conte, accusato di frode sportiva per un solo episodio in relazione ad Albinoleffe-Siena del 2011, è di sei mesi di reclusione e 8 mila euro di multa. Tutta la pena sospesa. La frode sportiva (al ct viene applicata la vecchia normativa) prevedeva una pena dai 3 mesi ai 2 anni. Il rito abbreviato ha consentito uno sconto di un terzo della pena. La sentenza è prevista intorno a metà maggio.  Per il suo ex vice al Siena, Angelo Alessio sono stati chiesti quattro mesi di reclusione, pena sospesa. Per Giorgio Veltroni, ex presidente dell'Alessandria sono stati chiesti quattro mesi di reclusione e 4mila euro di multa. Per Daniele Quadrini, ex difensore del Sassuolo è stata chiesta l'assoluzione.  Il procuratore ha poi chiesto 1 anno per Ermanno Pieroni, ex direttore sportivo dell'Ancona; oltre a 2 mesi e 20 giorni di reclusione e 2mila euro per Roberto Previali, all'epoca capitano dell'AlbinoLeffe e per Guido Marilungo, attaccante dell'Atalanta. Su queste richieste si pronuncerà il gup il 21 aprile. Ancora da formulare le richieste per altri 90 che non hanno scelto nè il rito abbreviato nè il patteggiamento.

GLI AVVOCATI - "Nessuna sorpresa", hanno commentato i legali del Ct sulla richiesta di sei mesi di reclusione da parte del pm di Cremona. Gli avvocati si preparano a "confutare la ricostruzione dell'accusa". "Viene contestata una condotta omissiva, ovvero un obbligo da parte dell'allenatore di impedire l'evento - ha spiegato l'avvocato Leonardo Cammarata - mentre prima era contestato un comportamento attivo". "Siamo pronti a confutare questo in fatto e in diritto - ha aggiunto il legale - e siamo fiduciosi delle nostre argomentazioni". 

ha collaborato GABRIELE MORONI