Svanisce l'ipotesi Laglio, il matrimonio di Clooney sarà a Venezia - FOTO

"Mi sposerò il 26 settembre. A Venezia, in un antico palazzo". George Clooney abbracciato alla promessa sposa Amal Alamuddin, bellissima in un abito nero da sera firmato Dolce & Gabbana, straccia il velo sul segreto delle sue nozze con la bella avvocatessa specializzata in diritti umani. "Dopo la cerimonia andremo in viaggio di nozze solo tre giorni, poi il lavoro mi chiama" (FOTO) di Eva Desiderio

Nozze a Venezia per Clooney e Amal (Olycom)

Nozze a Venezia per Clooney e Amal (Olycom)

Firenze, 8 settembre 2014 - «Mi sposerò il 26 settembreA Venezia, in un antico palazzo». George Clooney abbracciato alla promessa sposa Amal Alamuddin, bellissima in un abito nero da sera firmato Dolce & Gabbana, straccia il velo sul segreto delle sue nozze con la bella avvocatessa specializzata in diritti umani. «Dopo la cerimonia andremo in viaggio di nozze solo tre giorni, poi il lavoro mi chiama» continua George, che al suo arrivo a Firenze in piazza della Signoria è stato accolto dal boato dei fan, tutti appollaiati sulla Loggia dei Lanzi (stavolta col permesso della questura). Lui si è fermato, da vero divo, ha stretto mani e concesso autografi al popolo fiorentino che lo invocava. E poi mano nella mano con la sua Amal — «per le nozze indosserò un abito di Oscar de la Renta» confida lei —ha salito tutti i piani della casa comunale fermandosi incantato nel Salone dei Cinquecento, dove Ermanno e Toni Scervino hanno offerto la cena di gala conclusiva dei festeggiamenti per i super ricchi del mondo arrivati a Firenze per la Celebrity Fight Night voluta da Andrea Bocelli per sostenere la ricerca sul Parkinson per il Muhammad Ali Parkinson Centre e la sua stessa Andrea Bocelli Foundation. E lì, davanti agli altri ospiti, ha fatto la sua dichiarazione: «Vorrei dire ad Amal “ti amo da morire e non vedo l’ora di diventare tuo marito”».

«Venivo a Firenze anni fa in motocicletta—confida poi l’attore e regista — e guidavo la mia Harley Davidson. Sono stregato da questa città che è un museo a cielo aperto». «Sono cresciuto in un piccolo centro del Kentucky —racconta ancora sotto gli affreschi del Vasari — e avevo Mohammad Alì come mito. Lui era la mia star e mi ha trasmesso tanta passione per la vita. Ricordo ancora il suo impegno contro la guerra nel Vietnam oltre alla sue meravigliose imprese sportive, ha messo la parola fine alla guerra. Per questo mi piace ricordarlo, insieme al fatto che Andrea Bocelli può vedere le tragedie del mondo molto più di tutti noi.Econ serate come questa aiutare tanta gente». A dare il benvenuto al grande divo di Hollywood anche Agnese Renzi in abito lungo nero di pizzo firmato Scervino, che ha invitato Clooney e la futura sposa a tornare a Firenze per una vacanza romantica. «Benvenuti a Firenze, e qui nel palazzo che è stato dei Medici», dice Agnese a George e Amal mentre la raggiungono il sindaco Dario Nardella con la moglie Chiara e l’assessore alle relazioni internazionali Nicoletta Mantovani Pavarotti. Era atteso anche il premier Matteo Renzi, di ritorno dalla Festa dell’Unità di Bologna, ma impegni di governo legati alla situazione internazionale lo hanno costretto a rientrare subito a Roma.

«Firenze stasera è sotto gli occhi del mondo—dicono Ermanno e Toni Scervino — e questo galà benefico testimonia quanto la moda e la cultura siano vicine e sempre pronte ad accogliere le iniziative migliori». Alla cena di gala hanno preso parte anche Sophia Loren, Laura Pausini col marito, Michelle Hunziker che ha condotto la soirée, Belen Rodriguez col marito Stefano De Martino (alla show girl la palma della più bella e seducente), Leonardo Ferragamo con la figlia Mariasole, Claudia Galanti con Eva Cavalli e Tommaso Buti, Michele e Maria Franca Norsa, Laudomia Pucci insieme con lo stilista della maison Emilio Pucci Peter Dundas, e ancora Renzo Rosso, il prefetto di Firenze Luigi Varratta con la consorte Giovanna, Paolo Barilla, Vittorio Grigolo, Elisabetta Gregoraci (senza Briatore), Niccolò Ricci con la moglie Elisabetta. Oltre alla cena nel Salone dei Cinquecento si è battuta l’asta per le due Fondazioni e a fine serata il maestro Zubin Mehta ha diretto un concerto con l’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino per 15 pezzi con la voce di Andrea Bocelli, che generosamente ha cantato arie di Verdi, Puccini, Mascagni. «Faccio questi concerti con tutto il cuore — dice Zubin Mehta — e stasera speriamo di raccogliere tantissimi soldi. Finora questi eventi americani hanno fruttato 95 milioni di dollari in venti anni, stasera qui a Firenze speriamo di arrivare a cento».

Eva Desiderio