Green Hill bis, assolti veterinari e dipendenti

Il pm aveva chiesto la condanna per tutti. La Lav: "Impugneremo la sentenza"

Sentenza per il processo Green Hill (Fotolive)

Sentenza per il processo Green Hill (Fotolive)

Brescia, 7 febbraio 2018 -  Questa mattina, nuova udienza del processo bis sui fatti accaduti all'interno dell'allevamento di cani Beagle chiuso a Montichiari, nel Bresciano nel 2012. Il Gip del tribunale di Brescia Giovanni Pagliuca ha assolto da ogni accusa due veterinari dell'Asl di Brescia, accusati a vario titolo di concorso in maltrattamenti, uccisione, omessa denuncia e falso in atto pubblico, e tre dipendenti di Green Hill, accusati di falsa testimonianza. Il pm aveva chiesto la condanna per tutti.

LAV: "IMPUGNEREMO ASSOLUZIONE" - Lav ha annunciato l'impugnazione della sentenza di assoluzione: "La Corte di Cassazione ha messo il sigillo giudiziario della certezza sui maltrattamenti e sulle uccisioni ingiustificate all'interno dell'allevamento di beagle, dunque è legittimo chiedersi come sia possibile che i controlli da parte dei Veterinari Asl, veterinari pubblici, non abbiano impedito i reati poi accertati in sede giudiziaria ed evitato sofferenze e morte ai beagle - scrive l'assocazione animalista in un nota -. Come è possibile che, sotto il loro controllo, siano stati commessi tali reati a danno di animali? Hanno mai controllato i motivi per cui i cani di Green Hill erano uccisi o morivano, ad esempio per l'ingestione di segatura? Abbiamo fiducia nella giustizia e proprio per questo impugneremo la sentenza, e auspichiamo che la Asl di Brescia avvii una profonda riflessione interna sul come i suoi dirigenti, nell'esercizio delle loro pubbliche funzioni, e dunque pagati dai contribuenti italiani, conducano le ispezioni sul benessere animale, che certamente comprendono anche la verifica che gli animali non siano uccisi o muoiano in violazione della legge, negli allevamenti di loro competenza". 

LEGAMBIENTE: "PERPLESSI DALLA SENTENZA" - "La sentenza odierna del giudice del tribunale di Brescia, che riguardava i veterinari pubblici e i dipendenti dell'allevamento Green Hill ci lascia perplessi e stride palesemente con la condanna, confermata anche in Cassazione, nei confronti degli allevatori accusati di uccisione e maltrattamento di animali. Aspettiamo di poter leggere le motivazioni che hanno portato a questo proscioglimento per esprimere valutazioni più approfondite, auspicando che la Procura di Brescia valuti l'opportunità di proporre appello. Di certo la nostra battaglia contro il maltrattamento degli animali non si ferma. Continueremo a vigilare e denunciare sia chi continua a perpetrare abusi, sia chi non esercita il suo fondamentale ruolo di controllo, affinché non si ripetano mai più in Italia casi vergognosi come quello di Green Hill". Così il direttore generale di Legambiente, Stefano Ciafani, ha commentato le assoluzioni arrivate questa mattina a conclusione del secondo filone del processo 'Green Hill'.