Bergamo, assegnato premio D'Andrea, alla memoria del maresciallo ucciso a Dalmine

Il riconoscimento è stato istituito nel 2008 da Gabriella Vitali D'Andrea, vedova del maresciallo morto in un conflitto a fuoco il 6 febbraio 1977, con l'agente Renato Barborini nei pressi del Casello Autostradale di Dalmine, dagli uomini della banda di Renato Vallanzasca

Luigi D'Andrea, ucciso in uno scontro a fuoco con Renato Vallanzasca (De Pascale)

Luigi D'Andrea, ucciso in uno scontro a fuoco con Renato Vallanzasca (De Pascale)

Bergamo, 13 febbraio 2015 - Al Centro congressi «Giovanni XXIII» di Bergamo si è svolta, alla presenza del vice capo della Polizia, prefetto Fulvio Della Rocca e del direttore centrale per gli Affari Generali, prefetto Gaudenzio Truzzi, la cerimonia di conferimento del «Premio Maresciallo di Pubblica Sicurezza Luigi D'Andrea», istituito nel 2008 da Gabriella Vitali D'Andrea, vedova del maresciallo di Pubblica sicurezza Luigi D'Andrea, ucciso in un conflitto a fuoco il 6 febbraio 1977, con l'agente Renato Barborini nei pressi del Casello Autostradale di Dalmine, dagli uomini della banda di Renato Vallanzasca.

Durante la cerimonia, alla quale hanno partecipato anche il Questore di Bergamo Fortunato Finolli, il questore di Venezia Angelo Sanna e le Autorità cittadine, sono stati conferiti attestati di benemerenza e medaglie d'oro al maresciallo ordinario dei Carabinieri in servizio al Comando stazione di Rho (Milano) Alice Tagliaferro; all'ispettore capo della Polizia Paolo Citran e all'agente della Polizia di Stato Tiziano Vacanover, entrambi in servizio alla Squadra Volante della Questura di Venezia; al sostituto commissario Gabriele Fersini e all'assistente Lorenzo Lucarini, entrambi in servizio al distaccamento della Polizia di Stato di Seregno, nel Milanese, per operazioni di servizio particolarmente rilevanti.

La cerimonia di oggi - spiega la Questura di Bergamo - segue quella del 6 febbraio di quest'anno, quando nel Famedio del cimitero Monumentale, sono state traslate le spoglie del maresciallo D'Andrea, ed è stata scoperta una lapide a lui dedicata, «per ricordare a tutti l'eroico sacrificio e per non dimenticare quanto successo al casello di Dalmine nel 1977»