In fuga con la cassaforte con le offerte dei fedeli: arrestati due rom

Sono stati arrestati da una pattuglia della stradale mentre stavano percorrendo la A4, a Erbusco di MICHELE ANDREUCCI

ladri professionisti

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San Paolo d'Argon (Bergamo), 26 marzo 2016 - Sono stati arrestati da una pattuglia della polizia stradale di Seriate venerdì sera, intorno alle 22, mentre a bordo di una Renault Clio stavano percorrendo l'autostrada A4, nel territorio comunale di Erbusco (Brescia). Poco prima, stando a quanto accertato dagli investigatori, si erano introdotti nella casa del parroco di San Paolo d'Argon e si erano impadroniti di una grossa cassaforte, alta 1 metro e 20, all'interno della quale erano custoditi 2mila euro, le offerte dei fedeli del comune bergamasco. In manette, con l'accusa di furto aggravato, sono finiti due cittadini italiani di etnia rom, entrambi pregiudicati per reati contro il patrimonio (furto e ricettazione). Si tratta di P.V., 44 anni, residente a Gussago, nel Bresciano, e di H.E., 24 anni, residente a Brescia. Tutti e due si trovano nel carcere della città della Leonessa, dove nelle prossime saranno interrogati dal gip.

Tutto è iniziato quando la pattuglia della polstrada, impegnata in un servizio di controllo dell'autostrada, ha intimato l'alt alla Renault Clio, all'interno della quale c'erano quattro persone, tutti uomini. Il conducente della vettura non si è fermato immediatamente, ma solo qualche metro più avanti e gli occupanti dell'auto sono schizzati fuori dall'abitacolo e si sono dati alla fuga a piedi in direzioni diverse. I due agenti della pattuglia si sono gettati al loro inseguimento e sono riusciti a bloccare e ad arrestare P.V. e H.E.. Ma la vera sorpresa i poliziotti l'hanno avuta quando hanno aperto il bagagliaio della macchina: dentro, infatti, era stata stipata la cassaforte con il denaro. 

Rinvenuti anche dei cappellini, che i malviventi erano soliti utilizzare in presenza di telecamere, dei guati di lattice, indossati per non lasciare impronte, e alcuni arnesi da scasso. Dopo brevi indagini, i poliziotti sono risaliti al colpo compiuto ai danni del parroco di San Paolo d'Argon, don Angelo, che era però all'oscuro di quanto accaduto. Rintracciato dalle forze dell'ordine, il religioso ha spiegato che venerdì, verso le 20, si era recato in chiesa per celebrare la messa, al termine della quale si era intrattenuto a scambiare due chiacchiere con i parrocchiani, Rientrato in casa, non si era accorto della scomparsa della cassaforte ed era andato a dormire, per poi essere svegliato, intorno alle 23, dai poliziotti.

Il sacerdote ha riconosciuto la cassaforte e anche i due rom arrestati, che qualche giorno prima del furto si erano recati da lui in parrocchia e gli avevano chiesto se potevano organizzare degli spettacoli circensi in paese. Alla fine non se ne era fatto nulla, ma don Angelo si era insospettito perchè i due, che erano in compagnia di una donna, si erano soffermati sull'orario delle celebrazioni religiose. Gli inquirenti sospettano che la banda sia responsabile anche di altri due colpi avvenuti nelle scorse settimane nella Bergamasca, a Costa di Mezzate e a Entratico. Sono in corso gli accertamenti.

di MICHELE ANDREUCCI