Incendio doloso a Treviglio, trovata l’auto dei piromani e cittadini chiedono più sicurezza

Procedono le indagini sui due incendi che hanno distrutto a Treviglio la pizzeria “Tropi & co” e il negozio d’abbigliamento “Mon cashmere”. In quest’ultimo caso il rogo, che ha rovinato arredi e 700 capi per un danno di oltre 200 mila euro, è certamente doloso e gli autori del gesto sono stati filmati dalle telecamere di Amanzio Possenti

Incendio doloso a Treviglio

Incendio doloso a Treviglio

Treviglio (Bergamo), 1 novembre 2014 - Procedono le indagini sui due incendi che mercoledì notte hanno distrutto a Treviglio la pizzeria “Tropi & co” e il negozio d’abbigliamento “Mon cashmere”. In quest’ultimo caso il rogo, che ha rovinato arredi e 700 capi per un danno di oltre 200 mila euro, è certamente doloso e gli autori del gesto sono stati filmati dalle telecamere. I carabinieri, grazie al video, hanno rintracciato l’auto utilizzata per arrivare sul posto e ora la stanno esaminando, alla ricerca di tracce utili per l’identificazione dei piromani. I due episodi, a distanza di un’ora sola tra loro, hanno suscitato preoccupazione in città, anche se i pareri raccolti sono diversi. Fra i trevigliesi c’è chi mette l’accento sul problema generale della sicurezza, chi sul bisogno di dare più attenzione al mondo del commercio, chi sulla necessità di evitare inutili allarmismi.

Per Erik Molteni, segretario del Pd, «in attesa che le indagini chiariscano l’origine e le responsabilità dei roghi, è chiaro che va affrontata la questione sicurezza . La politica deve dare delle risposte ai cittadini e per questo chiedo che in tempi brevissimi sia aperto un tavolo operativo fra le forze politiche locali, le forze dell’ordine, i rappresentanti dei commercianti e del lavoro e i comitati di quartiere. Non si può più perdere tempo». Il vicesindaco Juri Imeri, segretario della Lega nord, sostiene che «l’ultima cosa da fare sia quella di diffondere allarmismi. Solo quando avremo tutte le informazioni sugli incendi potremo fare un ragionamento in merito, senza lanciarci in ipotesi basate sulle sensazioni. Rimane comunque un punto fermo: il governo deve garantire che il Commissariato di Treviglio resterà aperto e verrà rafforzato». Infine l’opinione del commerciante Alessandro Frecchiami, che ha rivestito in passato anche incarichi pubblici: «Gli esercenti trevigliesi - dice - sono preoccupati, ma anche uniti più che mai. Nonostante il ruolo importante che ricopriamo in città, anche dal punto di vista sociale e non solo economico, spesso siamo dimenticati dalle istituzioni. Sono vicino ai colleghi che in questo momento stanno ripulendo e sistemando l’attività per ricominciare il prima possibile a lavorare».