Seriate, insulti razzisti e minacce all’asilo: in due chiedono di patteggiare

Le educatrici maltrattavano bimbi dai 4 mesi ai 3 anni di MICHELE ANDREUCCI

I piccoli maltrattati soffrivano di incubi

I piccoli maltrattati soffrivano di incubi

Seriate, 2 giugno 2016 - Bambini di età compresa tra i quattro mesi e i tre anni che, secondo le accuse, sarebbero stati maltrattati e minacciati (ma non picchiati) da 4 donne, che avrebbero invece avuto il compito di educarli. È quanto emerge dall’inchiesta, condotta dal pm Carmen Santoro e dai carabinieri del nucleo operativo di Bergamo, su ciò che sarebbe avvenuto all’interno dell’asilo “La scatola magica” di via Locatelli, a Seriate.

Il procedimento è approdato davanti al giudice dell’udienza preliminare Tino Palestra, che si è visto avanzare due richieste di patteggiamento da parte della titolare della struttura, C.P., 47 anni (2 anni, con pena sospesa) e da una delle maestre L.P., 26 anni, (1 anno e 8 mesi, sempre con la condizionale). Le altre due indagate, la figlia della titolare del micro nido, L.B., 26 anni, e un’altra maestra, S.P., 34 anni, hanno invece chiesto di essere giudicate con il rito abbreviato che, in caso di condanna, consente di beneficiare dello sconto di un terzo sulla pena finale. Il giudice si è riservato la decisione e ha rinviato l’udienza al prossimo 19 ottobre. Secondo le contestazioni, le quattro avrebbero tenuto comportamenti «lesivi dell’incolumità fisica e della serenità psichica dei minori a loro affidati, come urlare in loro presenza, titarli per un braccio per metterli in castigo, profferire in loro presenza e rivolte agli stessi minori frasi offensive, così che cagionavano profonda sofferenza psico-fisica, manifestatasi con incubi, inappetenza, atteggiamenti aggressivi, pianti inconsolabili prima di andare all’asilo».

L’indagine era nata nel settembre del 2013 dalla denuncia di alcuni genitori (alla fine le querele sono diventate 14). Nel maggio 2014 i carabinieri avevano installato telecamere-spia nell’asilo, per rendersi conto di quanto accadeva: bambini insultati («Piantala di piangere, hai rotto il c...»; «Ritardato»; «Stai seduto e non rompere i c..., nìgher de m...») e strattonati per un braccio. In un filmato si vede la titolare della struttura, C.P., a cavalcioni di un passeggino in cui è adagiato un bimbo. La donna gli urla spazientita: «Fai il bravo perchè ti spezzo le ossa del collo, va bene?». In un altro video, invece, si vede un cane pitbull (era tenuto nello scantinato) che scorrazza pericolosamente tra i bambini intenti a dormire nelle brandine.