Orio al Serio, niente effetto Ryanair: un milione di passeggeri al mese

Lo scalo in crescita dell’11,2% nonostante le cancellazioni di alcuni voli

Passeggeri all'aeroporto di Orio al Serio (De Pascale)

Passeggeri all'aeroporto di Orio al Serio (De Pascale)

Bergamo, 21 ottobre 2017 - Nuovo importante risultato dell’aeroporto Il Caravaggio di Orio al Serio: secondo i dati di traffico registrati a settembre, per il sesto mese consecutivo è andato oltre il milione di passeggeri (anche a settembre 2016 la quota era stata superata di circa 19mila unità). Quest’anno, però, si registrano 1.132.204 viaggiatori, con un incremento dell’11,2% che porta il totale progressivo dei primi nove mesi dell’anno a quasi 9,5 milioni: + 11,8% rispetto al corrispondente periodo dell’anno scorso, ovvero 1milione di passeggeri in più da gennaio a settembre del 2017.

«Il dato di settembre - si legge in un comunicato di Sacbo, la società di gestione dello scalo bergamasco - è ancora più significativo tenendo conto del piano di riduzione dei voli programmati deciso nella seconda metà del mese da Ryanair». La compagnia irlandese leader nel settore dei voli low cost, per la quale Orio al Serio rappresenta l’hub maggiore, quello dove sono concentrate più tratte, ha infatti cancellato una serie di voli per problemi di smaltimento ferie del personale. «Nel contempo - prosegue Sacbo - si conferma elevata la media del load factor (il rapporto tra passeggeri e posti offerti, ndr) sui voli di tutte le compagnie aeree che operano sullo scalo orobico».

Il positivo andamento del movimento passeggeri, confermato anche dalle indicazioni relative alle prime due settimane di ottobre, prospetta il superamento della quota di 12 milioni a fine anno, che consolida il 3° posto dell’aeroporto di Orio nelle classifica degli scali italiani, dopo Roma Fiumicino e Milano Malpensa. Positivo anche il settore relativo alle merci aeree, che continuano a rappresentare un asset importante con un totale di 92mila tonnellate movimentate nel periodo compreso tra gennaio e settembre 2017, equivalente a un incremento del 7,7% ottenuto attraverso l’impiego, da parte dei vettori courier, di aeromobili di nuova generazione ed elevata capacità di carico, mantenendo uguale numero di movimenti.