Assalto al tempio della moda di Bergamo: spaccata in centro al "Tiziana Fausti"

Si volatilizzano abiti, borsette, profumi e accessori firmati Dior

Le vetrine della maison

Le vetrine della maison

Bergamo, 23 giugno 2017 - Dici Tiziana Fausti e pensi alla moda. O meglio, all’alta moda, agli abiti griffati che tutte le donne sognano di indossare almeno una volta. Proprio alla maison dell’eleganza, che si trova sotto il quadriportico del Sentierone, nel cuore della città, hanno puntato nella notte tra mercoledì e giovedì i ladri che hanno messo a segno una spaccata. Bottino non ancora quantificabile, ma si parla di centinaia di migliaia di euro in abiti, borsette, lingerie, accessori, tutto firmato Dior. Non si può escludere che si sia stato un colpo su commissione. Un raid durato non più di un paio di minuti. Secondo una prima ricostruzione da parte della polizia, che sta indagando, gli autori hanno raggiunto il posto a bordo di un’auto. E la stessa è stata poi usata come ariete per abbattere una delle tante vetrine che danno in piazza Dante. Poi, con una mazza da muratore, che più tardi è stata trovata dagli agenti e ora è sotto sequestro, i ladri si sono procurati un’apertura per poter entrare nel negozio.

Una volta all’interno, hanno arraffato capi e accessori a portata di mano ma in modo mirato, prendendo, guarda caso, solo Dior. Che avessero preparato un piano, con tanto di via di fuga, non lo si può escludere. La merce è stata caricata sull’auto con la quale poi sono fuggiti facendo perdere le proprie tracce. La vetrina andata in frantumi ha fatto scattare il sistema di allarme, collegato a una società di vigilanza che ha inviato sul Senterione un paio di macchine per capire cosa fosse successo. Una volta in centro gli uomini della sorveglianza si sono trovati davanti al fatto compiuto. Poco dopo sono arrivate anche un paio di Volanti della questura. Per individuare gli autori, un contributo potrebbe venire dalle immagini del sistema di videosorveglianza interno ed esterno al negozio: i fotogrammi, è quello che sperano gli investigatori, potrebbero aver ripreso i malviventi durante l’azione.

Certo è che la dinamica ricorda molto da vicino gli assalti compiuti alla gioielleria Curnis, che si trova proprio sotto il quadriportico. Nella prima circostanza (il 16 novembre del 2015) i banditi avevano agito utilizzando un’auto ariete, e alla fine, dopo pochissimi minuti, se ne erano andati portandosi via Rolex per oltre un milione di euro. Era stata una banda composta in prevalenza da serbi, poi smascherati dalla polizia. Chiaro che ora alla luce di questo nuovo episodio, si tornerà a discutere sulla sicurezza in centro.