
Stefano Versace ha scelto di produrre solo gelato tradizionale
Milano, 17 giugno 2017 - Secondo una ricerca del Politecnico di Milano, il Made In Italy se fosse un brand, sarebbe il terzo al mondo per popolarità dopo Coca Cola e Visa. E, se la moda è la nostra regina, il re è il cibo. Lo sa bene Stefano Versace, un italiano che sull’amore all’estero verso il Bel Paese ha scommesso vita e carriera: ha aperto 21 gelaterie in Florida dal 2013 a oggi, che saranno 30 entro la fine dell’anno. Si chiamano Gelaterie Versace, hanno fatturato 2 milioni di dollari nel 2016 e per fine 2017 la proiezione indica 7 milioni. Forte del successo in Florida, Versace apre in Pennsylvania, poi Georgia, New Jersey e Virginia, avanti alla conquista degli Stati Uniti con l’obiettivo dichiarato di superare i 100 punti vendita.

Il gelato negli Stati Uniti fattura oggi 214 milioni di dollari, erano solo 8 nel 2009. I dessert freddi sono venduti per 6 miliardi complessivi ma è un mercato che in cinque anni è cresciuto solo dello 0,5. Quello del gelato artigianale invece ha segnato un +93% nello stesso periodo. E proprio la qualità artigianale, la scelta di utilizzare solo ingredienti freschi, ha consentito a Versace di vincere il Gelato World Tour 2014 ad Austin in Texas diventando ufficialmente il miglior gelato degli stati Uniti. Il colpo di genio di Versace è l’utilizzo di una serie di vecchie Fiat Cinquecento e di Ape Car Piaggio, immortali e universali simboli dell’Italia, trasformate in gelaterie mobili.
Il gelato è lo stesso dei punti vendita tradizionali, ma l’esperienza di acquisto è del tutto diversa. «Sono prodotte in provincia di Bergamo - spiega Luisa Cereda proprietaria della omonima azienda - le smontiamo, togliamo motore e parti meccaniche e sulla scocca originale assembliamo l’impianto di refrigerazione, i pozzetti per il gelato, le vaschette, un lavandino e un piccolo boiler per l’acqua calda». Una lavorazione resa possibile da perizia e passione:
