Bergamo: errori nei conti, bollette alle stelle. La protesta degli inquilini Aler

L’Unione: «Per uno sbaglio dell’azienda, molti rischiano lo sfratto»

Una recente manifestazione del sindacato inquilini davanti alla sede Aler

Una recente manifestazione del sindacato inquilini davanti alla sede Aler

Bergamo, 26 maggio 2017 - Un presidio davanti alla sede di Aler di via Mazzini, per protestare contro le bollette del riscaldamento ormai fuori controllo. Lo hanno organizzato per questa mattina, a partire dalle 10, gli inquilini delle case Aler di via Luzzatti, nel quartiere cittadino della Malpensata, e i rappresentanti dell’Unione inquilini, secondo i quali «la situazione sociale è gravissima, numerose famiglie non riescono più a pagare le bollette. Adesso si rischiano gli sfratti». La cifra totale è altissima: circa 112mila euro, a cui si deve sommare l’acconto delle spese di riscaldamento dell’anno in corso, un totale di circa 73mila euro, pagato sempre nei bollettini 2017.

«A causa di errori, non attribuibili agli inquilini - accusa Fabio Cochis, segretario di Unione inquilini - per due anni consecutivi, 2014 e 2015, Aler non ha riscosso le spese per il servizio di erogazione del riscaldamento. Sono più di un centinaio di appartamenti di edilizia pubblica, cioè case popolari, dove vivono anziani, famiglie numerose, disoccupati e invalidi. Purtroppo Aler si è totalmente disinteressata di informare i propri inquilini di questo errore. Pertanto quando l’azienda, nell’aprile di quest’anno, si è accorta di quello che era successo, ha richiesto il pagamento delle spese non riscosse, addebitandole sui bollettini dell’affitto inviati mensilmente agli inquilini, come conguaglio».

«L’azienda Lombarda - prosegue Cochis - ha chiesto ai suoi 106 inquilini un totale, soltanto per quanto riguarda le spese condominiali, di circa 186 mila euro. Ogni inquilino quest’anno dovrà pagare 1.754 euro di spese condominiali. Non solo: nel prossimo anno Aler chiederà un’altra somma simile, altri 1.700 euro a persona. E poi ci sono i canoni di affitto per l’appartamento, che hanno registrato pure nuovi aumenti».

Nonostante la rateizzazione del debito, secondo l’Unione inquilini, Aler sta facendo pagare ai residenti spese diventate insostenibili: «Tante famiglie o singoli vivono in condizioni economiche già particolarmente fragili e precarie: pensioni al minimo, disoccupazione, cassa integrazione, stipendi di sopravvivenza. Molti inquilini, vista l’impossibilità di pagare bollettini non proporzionati alle proprie condizioni economiche, stanno sospendendo i pagamenti, accumulando morosità e rischiando l’avvio di procedure di sfratto».