Tensione sul palco del 25 aprile. Appello a Gori: "Tolga la cittadinanza a Mussolini"

Il gionalista Berizzi ha sollecitato la revoca della cittadinanza al Duce. Gori rifiuta: "Sarebbe revisionismo"

Il sindaco Giorgio Gori

Il sindaco Giorgio Gori

Bergamo, 25 aprile 2017 - Attimi di tensione stamattina durante le celebrazioni del 25 Aprile. E' successo dopo che il giornalista bergamasco Paolo Berizzi, attualmente a La Repubblica, ma in passato in forza alla redazione di Bergamo de Il Giorno, dal palco di piazza Vittorio Veneto, dove era stato invitato a parlare delle minacce ricevute recentemente da formazioni neonaziste per le sue inchieste, ha invitato il sindaco Giorgio Gori ha "togliere la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini". Immediatamente alcuni giovani si sono mossi sotto il palco, fischiando Gori e presentando le 1.500 firme raccolte per l'occasione, insieme alle sagome cartonate del primo cittadino, di Mussolini, e di Antonio Locatelli e Gennaro Sora, bergamaschi ed eroi fascisti.

A margine dell'evento è arrivata la risposta del sindaco Gori:"Revocare la cittadinanza a Mussolini - ha detto appena sceso dal palco - sarebbe un errore che creerebbe fratture, sarebbe revisionismo. Invece rimane lì come monito bello forte, per ricordare come a volte si può sbagliare. La mia resta una opinione personale. Ci sono punti di vista diversi anche nella mia Giunta". Gori già nel novembre del 2015 aveva annunciato che che avrebbe votato contro la cancellazione della cittadinanza onoraria a Mussolini, proposta avanzata dall'Isrec (Istituto per la Resistenza):"La storia lo ha già giudicato", aveva detto allora. A smorzare il clima di tensione ci ha pensato Carlo Salvioni, presidente dell'Anpi provinciale (associazione Partigiani):"Festeggiamo oggi la libertà - ha affermato -, anche quella delle opinioni, citando il presidente partigiano Sandro Pertini: 'Libero fischio in libera piazza', purchè sia civile".