Alzano, festino a base di alcol finisce nel caos: carabinieri aggrediti, 3 arresti

Invitati ubriachi prendono a bottigliate i carabinieri chiamati da un vicino esasperato dalla musica altissima in piena notte. Un bambino usato come scudo da una donna di MICHELE ANDREUCCI

Alcol

Alcol

Alzano, 24 maggio 2016 - Le parole di un vicino di casa descrivono bene quello che è accaduto nella notte tra sabato e domenica in un appartamento di Alzano Lombardo: «Per tutta la serata hanno tenuto la musica altissima. Esasperato, ho deciso di chiamare i carabinieri, ma al loro arrivo le persone presenti nell’appartamento hanno iniziato a urlare, li hanno minacciati e aggrediti a spintoni, calci e colpi di bottiglia. Un vero caos».

Se la sono vista davvero brutta i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bergamo, intervenuti sabato notte alla festa di compleanno di un boliviano di 25 anni, alla quale erano presenti altri sei sudamericani e 4 bambini, uno dei quali usato come scudo da una ragazza per non farsi mettere le manette ai polsi. I partecipanti al party erano tutti ubriachi e nell’alloggio sono state trovate a terra una sessantina di bottiglie di birra. Tutto è iniziato una manciata di minuti dopo le 3,30. I militari sono intervenuti, dopo la segnalazione di un vicino. I boliviani in un primo momento si sono rifiutati di aprire la porta dell’appartamento, affermando che gli investigatori dell’Arma non hanno nessun mandato. Dopo circa mezz’ora, i carabinieri li convincono ad aprire. E scoppia il caos: i boliviani non vogliono consegnare i documenti e sale la tensione. Marito e moglie e un loro amico spintonano i militari, quindi li colpiscono con pugni e calci. La donna afferra una bottiglia e cerca di assestare un colpo ad un carabiniere, poi prende il figlioletto e lo agita davanti ai militari per non essere arrestata. I coniugi, entrambi 25enni, alla fine vengono ammanettati insieme al festeggiato, un 26enne che si era nascosto sotto il letto.

Altri tre boliviani vengono invece denunciati a piede libero, mentre un altro, approfittando della confusione, riesce a fuggire. Ieri i tre arrestati sono stati processati per direttissima. Marito e moglie, con precedente per furto, hanno ammesso che erano ubriachi. «Ci scusiamo per quello che è successo e di aver aggredito i carabinieri ». Il terzo boliviano, invece, ha negato di aver colpito i rappresentanti delle forze dell’ordine. Il giudice Lucia Graziosi ha convalidato l’arresto dei tre e ha disposto la loro scarcerazione. Nei loro confronti è stata applicata la misura dell’obbligo di presentazione quotidiana ai carabinieri. Il dibattimento riprenderà il 18 luglio, giorno in cui è attesa la sentenza.