Corse notturne e paure dei ristoratori: gli ostacoli all’apertura fino alle 24 di Expo

Pisapia frena, commercianti contrari: si teme l’effetto svuota-Milano

MUSICA Un concerto al padiglione di Israele (Newpress)RHO MILANO 10/05/2015 - SITO EXPO 2015 - ESPOSIZIONE UNIVERSALE - EXPO DI SERA - CONCERTO PADIGLIONE ISRAELE MOVIDA - FOTO FURLAN/NEWPRESS PER FACHIN LUCIDI TOGNOLATTI

MUSICA Un concerto al padiglione di Israele (Newpress)RHO MILANO 10/05/2015 - SITO EXPO 2015 - ESPOSIZIONE UNIVERSALE - EXPO DI SERA - CONCERTO PADIGLIONE ISRAELE MOVIDA - FOTO FURLAN/NEWPRESS PER FACHIN LUCIDI TOGNOLATTI

Milano, 13 maggio 2015 - «Prolungamento dell’apertura del sito Expo dalle 23 a mezzanotte? In questo momento non ci sono le condizioni». Il sindaco Giuliano Pisapia frena bruscamente sulla proposta lanciata lunedì dal commissario unico di Expo Spa Giuseppe Sala. L’allungamento serale della movida nell’area espositiva, dopo il grande afflusso di visitatori di sabato scorso, non convince per nulla il primo cittadino milanese. I motivi del no? «C’è un problema di trasporti – sottolinea Pisapia – Non voglio che ci siano persone che vanno nel sito e poi non trovano i treni della metropolitana per tornare a Milano». Sì, perché l’ultima corsa verso la città è alle 0.40 e né Comune né Atm hanno la minima intenzione di prolungare le corse oltre quell’orario. Troppo costoso tenere aperte le stazioni e pagare gli straordinari ai dipendenti.

Il sindaco, poi, aggiunge: «C’è anche il problema degli orari di pulizia all’interno del sito. E va tenuto in debita considerazione un tema importante: Milano deve vivere. Non possiamo svuotare i locali e i ristoranti della città». Lo stop del sindaco è inequivocabile. L’accelerazione di Sala durante il primo vertice dei commissari dei Paesi partecipanti di due giorni fa non è condivisa dal Comune. Non a caso Pisapia sottolinea: «Al momento non c’è niente di deciso. Comprendo che in un momento di entusiasmo sia emersa questa ipotesi. Ma il Bie ha autorizzato l’apertura del sito fino alle 23 e credo che queste decisioni debbano essere prese insieme da tutti gli attori coinvolti in Expo».

Insomma, il primo cittadino fa capire a chiare lettere che la proposta di allungare l’orario del sito espositivo andava discussa prima con Palazzo Marino. Un monito a Sala anche per il futuro. Una netta presa di posizione dopo il pressing dei giorni scorsi da parte dei commercianti milanesi, scontenti per lo scarso afflusso aggiuntivo nei loro locali dopo il 1° Maggio, la giornata inaugurale dell’Expo. Estendere fino a mezzanotte l’apertura del sito sarebbe un’ulteriore mazzata per gli esercenti milanesi. Una mazzata che Pisapia vuole assolutamente evitare. Sala, però, non molla: «Capisco che non tutti possono essere d’accordo. Io non pensavo certo di partire con il nuovo orario tra due giorni, ma non liquiderei in 24 ore quella che è un’esigenza chiara. Lavoriamoci trovando la giusta forma. Non ho mai pensato di chiedere un prolungamento degli orari di apertura della metropolitana, ma ci sono tanti altri sistemi per raggiungere lo stesso obiettivo. Teniamo aperto il dibattito». Il governatore lombardo Roberto Maroni si schiera dalla parte di Sala: «Estendere l’orario di apertura del sito espositivo fino alle 24 mi pare una buona idea, visto il successo di pubblico a cui stiamo assistendo in questi primi giorni». Diverso il parere di Lino Stoppani, presidente dell’Epam, l’associazione milanese dei pubblici esercizi: «Il successo dell’Expo deve essere un valore per tutto il territorio. Proprio per questo il prolungamento dell’orario del sito rischia di non produrre effetti positivi sull’attività di locali e ristoranti a Milano e nell’area metropolitana». Sulla polemica contro l’assessore al Commercio Franco D’Alfonso rispetto alla movida libera a Milano durante l’Expo, infine, Pisapia commenta: «C’è stato un equivoco. C’è la stessa situazione dell’anno scorso. Voglio tranquillizzare i milanesi: la città di notte non sarà piena di persone che disturbano».

massimiliano.mingoia@ilgiorno.net