Uboldo, pusher gambizzato a fucilate. Arrestato il feritore: era al mare in Spagna

L’agguato è andato in scena nell’ambito della guerra fra bande di spacciatori per la piazza nei boschi del Saronnese e dell’Alto Milanese

Controlli anti-spaccio nei boschi (Archivio)

Controlli anti-spaccio nei boschi (Archivio)

Uboldo, 12 settembre 2023 – Gambizzato a colpi di fucile nell’ambito di una guerra di spaccio: arrestato il presunto responsabile dell’agguato. I carabinieri della compagnia di Saronno hanno scovato, dopo quasi un anno di ricerche, un marocchino di 38 anni. Si trovava sulla costa catalana, dove si godeva il sole e – forse – proseguiva nei suoi affari illeciti, inseguito da un provvedimento cautelare emesso dalla giustizia italiana. Fino a qualche giorno fa, quando i militari dell’Arma hanno messo fine alla sua latitanza.

I fatti

Il 7 giugno dell’anno scorso, dopo aver ricevuto le chiamate di alcuni testimoni, di passaggio nei boschi lungo la via per Cerro a Uboldo, i carabinieri scoprirono un marocchino di 30 anni steso a terra, con profonde ferite alle gambe.

L’uomo era stato raggiunto da alcuni colpi di fucile, esplosi da distanza ravvicinata nella boscaglia, e successivamente portato sul ciglio della strada.

Quell’episodio apparve subito un nuovo capitolo nella guerra fra bande di spacciatori attivi al riparo della vegetazione fra Uboldo, Cerro Maggiore e Rescaldina.

L’indagine

In seguito agli accertamenti i carabinieri hanno identificato il presunto sparatore nel 38enne arrestato nei giorni scorsi, boss di uno dei gruppi impegnati nel conflitto per la piazza di spaccio. L’uomo, marocchino come la vittima dell’agguato, doveva però aver fiutato puzza di bruciato, rendendosi irreperibile, nonostante una serie di ispezioni all’interno dei boschi dove aveva impiantato la sua attività di spaccio.

Nel corso dell’inchiesta i militari dell’Arma sono riusciti a sequestrare due chilogrammi di hashish e ad arrestare il fratello del ricercato, senza però mettere il sale sulla coda del “bersaglio” più grosso.

L’identificazione

Fino a quando non si è riuscito a sapere che il fuggitivo aveva a disposizione una base logistica in Spagna. Da qui l’avvio di una collaborazione con le autorià iberiche, che ha portato a scovare il 38enne a Sitges, una località balneare a ovest di Barcellona. L’uomo è in carcere in Catalogna, in attesa del provvedimento di estradizione.